Sylvestre sulle provocazioni di Salvini: "Non sa cosa sia il pugno chiuso né essere nero"
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Sylvestre sulle provocazioni di Salvini: "Non sa cosa sia il pugno chiuso né essere nero"

Salvini si era fiondato sulla polemica dell'inno di Mameli, ma il cantante risponde: "Dovrebbe informarsi su cosa significa quel pugno"

Sergio Sylvestre e Salvini
Sergio Sylvestre e Salvini
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18 Giugno 2020 - 18.06


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Non ha intenzione di rimanere fermo a farsi insultare da Salvini Sergio Sylvestre: il cantante finito nella bufera sovranista perché ha avuto un’incertezza durante l’inno di Mameli cantato alla finale di Coppa Italia (‘Ha dimenticato il nostro Inno’ sbraitano da ieri i nazionalisti da stadio) risponde per le rime al leader leghista che si è fiondato sulla polemica come le api sul miele, pubblicando un video in cui c’era scritto “Sbaglia l’Inno e saluta col pugno chiuso! Ma dove l’hanno trovato? Povera Italia!”. 
“A Salvini dico che forse dovrebbe informarsi meglio. Dovrebbe cercare di capire cosa significa quel pugno o un movimento come Black Lives Matter. Ma in fondo non può, lui non può capire cosa vuol dire essere nero. Io però sono nato così. Quando è morto George Floyd ho visto che hanno fatto tutti i post, non so se anche lui lo fatto”. Sylvestre ha concluso spiegando che il suo intento era quello di alzare la mano anche per chi non ha più voce: “Ma in generale dovrebbe informarsi meglio su cosa significa essere nero. Con quel pugno e con la mia voce parlo anche per quelle persone non possono più alzare la mano, che non anno più voce. Parlo per loro. Quindi se ha qualche dubbio sul significato del mio pugno, lo invito a chiamarmi”. 

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