La versione franchista della morte del poeta e scrittore spagnolo, contenuta in un rapporto del 1965, quasi 30 anni dopo il crimine, redatto dalla polizia di Granada è stata questa: Federico Garca Lorca era “gay e massone” e fu assassinato, insieme a un’altra persona, dopo aver confessato.
Il documento inedito è stato portato alla luce dall’emittente radiofonica Cadena Ser e da eldiario.es: fu stilato il l 9 luglio 1965, 29 anni dopo il giorno in cui l’autore di “Un poeta a New York’ fu fucilato, il 19 agosto del 1936, dopo l’inizio della Guerra Civile spagnola. Lorca viene definito “socialista” e “massone” e gli vengono attribuite “pratiche di omosessualità”. Nel documento appaiono una serie di dati, non necessariamente verità storiche, che comunque danno a tratti una versione diversa del racconto finora dato della morte del poeta.
Lorca -si legge nel documento- era “un massone appartenente ala loggia Alhambra in cui aveva adottato il nome simbolico di Homero, ma non si sa quale grado raggiunse”. Il testo assicura che il poeta “era considerato come socialista per la tendenza delle sue manifestazioni, per i legami con Fernando de los Rios, le sue strette relazioni con altri capi dello stessa matrice ideologica”. “Ma era accusato anche di pratiche omosessuali, un’aberrazione che era diventata voxpopuli”, si legge nel rapporto, che pero’ rileva che “non c’erano antecedenti di casi concreti”.
Il rapporto della polizia racconta la paura del poeta dopo aver subito due perquisizione nella sua abitazione a Granada e dunque il fatto che avesse deciso di rifugiarsi nella casa di amici, i fratelli Rosales. E fu proprio li’ che fu catturato, quando la casa fu circondata “da un gran numero di milizie e squadre di assalto”. Lo scrittore “fu condotto in auto alla fine di Viznar (Granada) e nelle immediate vicinanze di un luogo noto come Fuente Grande’, insieme a un altro detenuto di cui non si conoscono le generalità, e fu passato per le armi dopo aver confessato” (la versione più accreditata finora sostiene invece che Lorca fu ucciso insieme a due ‘bandilleros anarchistas’ e un maestro). Il documento sostiene anche che egli confesso’, ma non rivela il contenuto di questa confessione. “Fu sotterrato in quel luogo, molto a fior di terra, in un burrone situato a circa due chilometri alla destra di questa ‘Fuente Grande’, in un luogo che e’ molto difficile ad localizzare”. E anche questo luogo di sepoltura diverge da alcune Localizzazioni segnalate finora, nelle quali peraltro, nonostante gli scavi, non sono stati trovati resti che potrebbero essere legati a Lorca.