In una lunga intervista a Il Fatto Quotidiano in occasione dei loro 25 anni di sodalizio artistico, Ficarra e Picone si rivelano ancora una volta due attenti osservatori della realtà, senza tralasciare la loro immancabile ironia che porteranno, per il 17esimo anno consecutivo, dietro il bancone di Striscia La Notizia.
Ed è propio a Striscia che i due comici palermitani dedicano 3 minuti, all’inizio di ogni puntata, alla satira politica, compito che è diventato sempre più difficile: “Non solo è difficile, ma aggiungo anche che è molto meno stimolante perché hai la sensazione di far parte di un circolo mediatico e social che in realtà è una grande farsa. Ormai le dichiarazioni di molti politici sono al limite del grottesco e in evidente malafede. Quindi certe volte per commentarle sembra che diventi loro complice. Però il dovere è sempre quello: ridere e sorridere, quindi ci proviamo” afferma Valentino Picone, cui si aggiunge Salvatore Ficarra: “Purtroppo i politici hanno abdicato alla loro funzione morale e quindi sono diventati più guitti di noi. Ci sono alcuni tra loro che non solo sono impresentabili per le amicizie ‘scomode’, ma anche per le cose che dicono e si rimangiano. Dicono tutto il contrario di tutto, sono presenti sui social e fanno dei post assurdi come fossero ragazzini adolescenti”.
“Sono insofferente quando vedo che c’è poco rispetto per il pianeta e per il clima” continua Picone, “perché nemmeno su questi temi riusciamo a metterci d’accordo. Striscia si occupa spessissimo dell’ambiente perché noi abbiamo il dovere di consegnare un mondo migliore non ai posteri, come si diceva una volta, ma proprio ai nostri figli”
“La mia insofferenza” continua Ficarra, “nasce dalle persone che parlano a vanvera senza essere titolati a farlo. All’inizio della pandemia sui social ognuno aveva la ricetta di come bisognasse fare con il virus e una settimana dopo erano tutti esperti di Economia. Poi vai a vedere i loro profili e magari fanno tutt’altro nella vita. Ma veramente siamo 60 milioni di virologi, economisti e commissari tecnici?”
Non manca un commento alle ultime elezioni, in particolar modo sulla ‘rivalità’ Zaia-Salvini: “Zaia sicuramente non è pittoresco come Salvini però non ho più voglia di entrare nel loro dibattito interno. È comunque gente che ha colpito l’Italia del Sud e oggi hanno spostato la loro latitudine colpendo il Sud del mondo. Oggi vedo molti che dicono ad ogni loro dichiarazione annuiscono: ‘però in fin dei conti’, ‘però effettivamente’ dimenticandosi le offese al Sud che sono arrivate da quella parte. Non vi sorge il dubbio che hanno solo cambiato bersaglio?” dice Picone.
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