A Donald Trump il seguito del film di Borat, 14 anni dopo il primo capitolo, non è piaciuto. Non è esattamente una sorpresa: Sacha Baron Coeh, l’attore inglese che ha ideato il personaggio del giornalista del Kazakhstan, non ha mai nascosto le sue antipatie per il presidente americano e nel film mette in ridicolo persino il fedelissimo di Trump Rudy Giuliani, ripreso – a sua insaputa, come molti ‘vittima’ delle candid camera di Cohen – mentre si mette le mani nei pantaloni davanti all’attrice 24enne Maria Bakalova, che nel film finge di essere una quindicenne figlia proprio di Borat.
Trump ha detto ai cronisti: “Anni fa ha tentato di incastrare anche me fingendosi un giornalista della Bbc. Io sono stato l’unico che ha detto, mai e poi mai. E’ un finto. Non lo trovo divertente. Non so nulla di lui tranne che ha cercato di imbrogliarmi. Per me è un verme (‘creep’, letteralmente ‘strisciare’, usato anche per indicare qualcuno di sgradevole)’.
Baron Cohen non ha certo lasciato cadere la cosa: “Donald, apprezzo la pubblicità gratuita per Borat. Neanch’io ti trovo divertente, eppure l’intero mondo ride di te. Sono sempre alla caccia di buffoni razzisti e dopo il 20 gennaio avrai bisogno di un lavoro. Parliamone”.
Donald—I appreciate the free publicity for Borat! I admit, I don’t find you funny either. But yet the whole world laughs at you.
I’m always looking for people to play racist buffoons, and you’ll need a job after Jan. 20. Let’s talk!https://t.co/itWnhJ8TQF
— Sacha Baron Cohen (@SachaBaronCohen) October 24, 2020
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