Pubblico sì o pubblico no al Festival di Sanremo?
In un primo momento l’idea era di avere 380 persone in platea, mentre precedentemente era uscita fuori della nave per isolare il pubblico.
Nei giorni scorsi, il conduttore artistico Amadeus aveva richiamato l’attenzione sulla kermesse dichiarando come “un festival senza pubblico non fosse un vero festival, e di lavorare compatti altrimenti rimandare al 2022”
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha però praticamente interrotto tutti i sogni con una lettera al Comitato tecnico scientifico, chiedendo con una nota le indicazioni “sul protocollo di sicurezza per artisti e maestranze” ma ribadendo che per gli spettacoli “che si svolgono nelle sale teatrali” valgono le norme previste dal Dpcm in vigore “che consente lo svolgimento di spettacoli in assenza di pubblico”.
La questione era stata sollevata dalle case discografiche che chiedevano un intervento del Cts sulla sicurezza dei cantanti che si esibiranno al Festival. Speranza chiede nella lettera al Cts di pronunciarsi “in tempo utile” sulle “necessarie indicazioni”, tenendo però conto di quanto già è scritto nel Dpcm.
Nei giorni scorsi la Rai aveva chiarito che al Festival non ci sarebbe stato pubblico pagante, ma che l’Ariston sarebbe stato trasformato in studio televisivo con un pubblico formato da coppie di figuranti conviventi, contrattualizzati e quindi parte integrante dello spettacolo.