Benigni fa sorridere tutti a Venezia: "Mattarella deve rimanere ancora, porta bene"
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Benigni fa sorridere tutti a Venezia: "Mattarella deve rimanere ancora, porta bene"

L'attore e regista premiato alla Mostra del Cinema dedica il premio alla moglie Nicoletta Braschi.

Roberto Benigni con il Leone d'oro
Roberto Benigni con il Leone d'oro
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2 Settembre 2021 - 10.49


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Un Roberto Benigni scatenato il giorno della premiazione a Venezia con il Leone d’oro alla carriera.

Dopo la dedica per il suo premio alla moglie Nicoletta Braschi, l’ttore e regista toscano si scatena come suo solito e ne approfitta per chiedere a Mattarella di rimanere ancora.

Queste le sue parole: “Io mi meritavo un gattino, un micino, ma non un Leone, e poi addirittura d’oro: è davvero il premio più prestigioso, più bello, più lucente, più luminoso che si possa sognare in Italia; uno dei premi più straordinari, meravigliosi del mondo” ha esorrdito Roberto Benigni durante la cerimonia inaugurale della 78esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, nel corso della quale all’attore e regista premio Oscar è stato assegnato il Leone d’oro alla carriera.

Dopo la ‘laudatio’ da parte della regista Jane Campion con le motivazioni per cui la Biennale di Venezia, presieduta da Roberto Cicutto, ha attribuito il prestigioso riconoscimento, l’attore e regista premio Oscar ha raccontato: “Quando mi hanno chiamato ho fatto dei salti di gioia, dei passi di rumba, di mambo: un giorno quando saremo soli ve li farò vedere, perchè sono un ballerino straordinario. Ho fatto dei passi di danza meravigliosi”.

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Poi il passaggio simpaticissimo su Mattarella: “Quando mi hanno detto che Mattarella sarebbe stato a Venezia – ha raccontato Benigni – ho avuto la stessa reazione che ha avuto lei presidente quando era a Wembley e ha segnato Bonucci: ‘no! Gol, c’è Sergio Mattarella”.

Poi Benigni ha ringraziato Laura Mattarella, che accompagnava il padre (“Sono felice che lei sia qua” e le altre autorità presenti nella Sala Grande del Palazzo del Cinema: il ministro della Cultura Dario Franceschini, il presidente del Veneto, Luca Zaia (“Che bellezza governare una regione così bella, il Veneto, io la invidio, caro Zaia, un giorno o l’altro ci conosceremo, ho grande stima”), il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, alla guida di “una città unica”.

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