Antonio Capuano ha vinto il David di Donatello alla carriera, il regista napoletano è stato premiato all’età di 82 anni per il suo lavoro nel mondo della televisione prima e poi in quello del cinema. Ma qual è il suo legame con Paolo Sorrentino?
Il personaggio di Antonio Capuano è uno dei protagonisti del film “E’ stato la mano di Dio”, nel quale rappresenta la coscienza e il mentore del giovane Sorrentino. Una sequenza diventata subito un grande classico e citata a più riprese anche nei vari meme che girano sui social. Quella scena, quel lungo e acceso dialogo sul Lungomare di Napoli, è tratta dalla realtà. Anche nella vita reale, infatti, i due sono stati profondamente legati e hanno trascorso.
Nel 1998 Paolo Sorrentino aveva 28 anni e lavorava come sceneggiatore Rai, sognando una vita nel mondo del cinema. Una delle sue sceneggiature, quella di Dragoncelli di fuoco, viene letta proprio da Antonio Capuano, che ne scorge subito le qualità e lo invita a lavorare insieme alla scrittura di Polvere di Napoli.
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