Un’immagine iconica quella di Marilyn Monroe, nel ritratto di Andy Warhol. Raffigura l’attrice, sintesi del sogno americano, un’immagine universalmente riconosciuta e impressa nella coscienza collettiva, il quadro più caro del XX secolo: uno degli iconici ritratti pop realizzati da Andy Warhol (1928-1987), la serigrafia dal titolo “Shot Sage Blue Marilyn” (1964), ha conquistato lunedì 9 maggio con 195 milioni di dollari il nuovo record mondiale da Christie’s a New York durante la vendita del catalogo della ’21st Century Evening Sale’.
Dopo una battaglia di offerte durata meno quattro minuti tra altrettanti potenziali compratori, l’opera è stata acquistata dal celebre gallerista Larry Gagosian presente nella sala del Rockefeller Center. Gagosian ha rifiutato di dire se ha comprato il quadro per sé o per un cliente. Christie’s si aspettava un tale risultato e alla vigilia aveva pronosticato 200 milioni di dollari come massimo della stima di partenza.
Il precedente record per un lavoro di Warhol era di 105,4 milioni di dollari, stabilito nel 2013 da “Silver car crash (Double disaster)” (1963). Con i suoi 195 milioni dollari (che ha conquistato anche il nuovo primato del capolavoro americano più caro di sempre), il dipinto del re della Pop Art ha scalzato dal podio del primato novecentesco “Les Femmes d’Alger (Version O)”, capolavoro del 1955 di Pablo Picasso venduto per 179,4 milioni nel 2015, sempre da Christie’s a New York. Resta, tuttavia, inarrivabile la pole position dell’opera più cara di ogni tempo, “Salvator Mundi” di Leonardo da Vinci, venduto nel 2017 da Christie’s a New York per 450 milioni di dollari dal Dipartimento di Cultura e Turismo di Abu Dhabi.
“Shot Sage Blue Marilyn” è stata consegnata alla casa d’aste dalla Fondazione Thomas e Doris Ammann di Zurigo: tutti i proventi della vendita andranno a beneficio dell’ente che si dedica a migliorare la vita dei bambini di tutto il mondo grazie alla fornitura di programmi di assistenza sanitaria ed educativa. I 36 lotti venduti di “The Collection of Thomas and Doris Ammann” hanno totalizzato 317,8 milioni di dollari. L’acquirente della Marilyn di Warhol è stato invitato a collaborare con la Fondazione e a svolgere un ruolo attivo nella realizzazione della sua missione globale per l’aiuto ai bambini, con l’opportunità di nominare gli enti di beneficenza a cui sarà destinato il 20% dei proventi dell’opera, previa approvazione finale della Fondazione stessa. L’immagine che incarna il senso di una bellezza che incanta e che insieme sfugge fu replicata da Warhol in cinque tele quadrate dal titolo “Shot Sage Blue Marilyn” (ciascuna misura 101.6 x 101.6 cm), raffiguranti la diva Marilyn Monroe colpita alla fronte da un singolo proiettile con diversi sfondi colorati: rosso, arancione, azzurro, blu salvia e turchese. Quello che va all’asta è dipinto blu salvia.
Il quadro di Marilyn di Andy Warhol è sicuramente ora più famoso del fotogramma pubblicitario originale per il film “Niagara” (1953) di Henry Hathaway su cui è basato. “Shot Sage Blue Marilyn” è un’opera definitiva nella produzione di Warhol. Il re della Pop Art iniziò a creare serigrafie di Marilyn Monroe dopo la sua morte nell’agosto 1962. Creò riproduzioni del suo volto più volte in colori brillanti, spesso con i lineamenti un po’ storti. Nel 1964 sviluppò una tecnica serigrafica più raffinata e dispendiosa in termini di tempo, antitetica alla produzione di massa per cui è meglio conosciuto e produsse un numero limitato di ritratti della leggenda di Hollywood. Questa tecnica era così difficile, infatti, che non vi ritornò mai più.
Il ritratto spettacolare della serie “Shot Sage Blue Marilyn” isola la persona e la star: Marilyn la donna non c’è più; le terribili circostanze della sua vita e della sua morte sono dimenticate. Tutto ciò che rimane è il sorriso enigmatico che la collega ad un altro sorriso misterioso di una donna distinta, la Monna Lisa di Leonardo da Vinci.