Su Disney+ la miniserie che racconta le disavventure della salma di Evita Peron
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Su Disney+ la miniserie che racconta le disavventure della salma di Evita Peron

“Santa Evita”, questo il titolo della serie thriller disponibile dal 26 luglio sulla piattaforma. Verità e leggenda si uniscono per narrare l’incredibile storia delle spoglie dell’ex first lady argentina.

Su Disney+ la miniserie che racconta le disavventure della salma di Evita Peron
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19 Luglio 2022 - 16.54 Culture


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di Marialaura Baldino

Un colpo di stato e una salma scomparsa. Inizia così “Santa Evita”, la miniserie thriller disponibile in Italia su Disney+ dal 26 luglio.

Un racconto dai toni macabri, basato su realtà, mito e fantasia. La leggenda dopo la morte di un corpo imbalsamato che non trova pace. Elementi di invenzione e verità si fondono per raccontare una delle storie più bizzarre mai accadute.

Siamo nell’Argentina del 1952, quando il 26 luglio (non a caso, la stessa data di uscita della serie) l’ex first lady Evita Peron morì di cancro a soli 33 anni. Il generale Peron, per onorare il desiderio della moglie di non essere dimenticata anche dopo la sua morte, ne face imbalsamare il corpo. Tredici i lunghi giorni passarono e le spoglie di Evita, coperte da un bianco sudario, vennero esposte nella Segreteria Generale di Buenos Aires, per permettere un ultimo saluto alle migliaia di persone attese da ogni parte del paese. Accadde però che prima che la salma potesse essere deposta nel mausoleo a lei dedicato, il Caudillo venne deposto, il suo movimento politico venne bandito e l’effige della moglie divenne illegale.

Ebbe così inizio la macabra vicenda del corpo di Evita che, nel tempo, divenne una figura amata e rispettata, un idolo in patria e all’estero. Ma, per il nuovo governo militare, quelle spoglie erano invece un pericolo, un rimando all’ideologia dei precedenti governanti che andava debellato. Alla Santa, chiamata così dal suo popolo, divenuta pericolosa più da morta che da viva, non venne quindi concessa la sepoltura; un modo, da parte dei militari, per evitare che la sua tomba diventasse luogo di pellegrinaggio dei nostalgici peronisti.

È qui che la leggenda ebbe inizio, il mito della donna e le storie narrate, tutte raccolte nel romanzo del 1995, pubblicato dallo scrittore argentino Tomás Eloy Martínez, dal quale è stata tratta la serie.

Furono numerose le voci e le diverse versioni che speculavano sulla presenza di quattro diversi cadaveri con le fattezze della Peron, necessari per sviare l’attenzione del popolo argentino, che per quasi venti anni non ha conosciuto il destino di quelle spoglie. Per dieci anni e più, il corpo profanato e le sue copie cambiarono luogo e custodi, attraversando paesi e oceani. L’unico dato certo di tutta la vicenda è che Evita, quella vera, venne sepolta nel 1957 a Milano, in segreto, fin poi essere restituita ai Peron dopo la fine del loro esilio in Spagna.

Come se non bastasse, una nota thriller viene aggiunta anche dal racconto delle vicende di tutti coloro che, in un qualsiasi modo, ebbero contatti con la salma. Chi perseguitato, chi scomparso in situazioni inspiegabili, chi spiato a vita, chi morto in circostanze sospette.

Insomma, un mix tra finzione e realtà che catalizzerà l’attenzione dello spettatore, grazie anche ad un brillante cast internazionale. I flashback presenti nel girato, ritraggono una Eva Duarte Perón interpretata dall’attrice uruguaiana Natalia Oreiro, insieme a Dario Grandinetti nel ruolo del generale e marito Juan Domingo Perón. Presenti nel cast anche Ernesto Alterio nei panni del Colonnello Moori Koenig, Francesco Orella che interpreterà il dottor Pedro Ara – colui che si occuperà della salma – e Diego Velázquez come Mariano. La miniserie, diretta dal regista Rodrigo García, che ne è anche produttore esecutivo, insieme al regista teatrale e sceneggiatore argentino Alejandro Maci, anche produttore artistico, è stata girata in oltre 40 locations in Argentina, con più di 120 attori e 1300 figuranti. Presenti come direttori esecutivi anche l’attrice e produttrice messicana Salma Hayek Pinault e José Tamez -entrambi della casa di produzione Ventanarosa. 

Le ricostruzioni storiche curate nel dettaglio, come anche alcuni passaggi tratti dalla fantasia popolare, non fanno altro che creare un thriller accattivante, capace di ridare vita ad un corpo nascosto che per anni ha ossessionato l’opinione politica e culturale del più vasto stato dell’America Latina.

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