È “sextortion” il nuovo termine coniato a voler significare un ricatto a sfondo sessuale. Un fenomeno in crescita tra i minori, secondo le prime rilevazioni della Polizia di Stato, che registra negli ultimi mesi un aumento «vertiginoso» dei casi ai danni di adolescenti attraverso i social network.
Sono già oltre un centinaio le segnalazioni ricevute dalla polizia che hanno visto coinvolti ragazzi per lo più di età compresa tra i 15 e i 17 anni, ma anche più piccoli. «Un fenomeno, di solito rivolto al mondo adulto, con un enorme potenziale di pericolosità perché oggi colpisce vittime minorenni, tanto fragili quanto inesperte», sottolinea una nota.
La curiosità sessuale dei ragazzi li trasporta in una spirale di ricatti, richieste insistenti di denaro e minacce di distruggerne la reputazione diffondendo nei social immagini sessuali ottenute tramite live chat.