di Azzurra Arlotto
Le manifestazioni e presidi nelle piazze italiane per protestare contro il carovita toccano anche i giovani e in
particolare gli studenti universitari che si oppongono al “caro bollette”, al caro vita e ai costi degli studi che
rendono l’università inaccessibile per molti. E anche Siena partecipa attivamente a questa mobilitazione.
Dati i recenti rincari dei prezzi della vita, partendo dell’energia elettrica fino ai costi degli affitti e dei
prodotti alimentari, gli studenti universitari scendono in piazza per protestare e chiedere supporto alle
istituzioni. Lunedì 3 ottobre sono state quattordici le piazze italiane a prendere parte a manifestazioni di
questo tipo, mentre pochi giorni fa a Palermo c’è stato un blitz da parte di un gruppo di universitari presso
la mensa dell’Ateneo palermitano che con striscioni e megafoni hanno chiesto pasti gratuiti per tutti. A
Padova invece si protesta contro il caro-affitti e la difficoltà per gli studenti fuori sede di trovare un alloggio
in città campeggiando con le tende davanti al palazzo Bo.
Anche Siena è parte della campagna di protesta con il presidio organizzato dal Cravos che su un post di
Instagram scrive: “L’aumento di gas e luce ha già messo in ginocchio tantissimi fuori sede, che si sono
trovati a pagare costi raddoppiati, in una fase in cui le risorse economiche dei genitori che li sostengono
sonno ridotte. Per non parlare del costo dei beni di prima necessità, il cibo è un lusso che bisogna
razionalizzare”. Come ci ricorda Francesco Sciortino, il fondatore del Cravos a Siena “fin dalla sua nascita,
avvenuta nel 2016, questa associazione studentesca ha avuto a cuore la vita del tessuto sociale
studentesco. Ha dato importanza a momenti di discussione attiva fra i giovani e ha raggiunto diversi
traguardi per l’agevolazione della vita degli studenti, tra i più importanti troviamo il costo dei trasporti
pubblici reso più accessibile. Il Cravos si sta ora mobilitando anche sul fronte dell’aumento del carovita
dell’ultimo periodo. Su questo ultimo argomento abbiamo rivolto alcune domande a Francesco Sciortino.
Come associazione studentesca come vi state muovendo? Che intenzioni avete per il futuro?
Siamo ancora in una fase embrionale, questa campagna di protesa sta partendo non solo a Siena ma anche
a Firenze e Bologna. Vedremo di evolverla con delle assemblee partendo dalla questione degli affitti che sta
diventando un problema sempre più serio. Per ora abbiamo fatto un presidio, ci siamo limitati alla stesura
di un comunicato stampa legato aduno striscione. Per ora stiamo cercando di sondare il terreno, quello che
ci interessa è partire con gli studenti. Prima di poter avviare in maniera completa questa campagna e
riuscire ad avere risposte concrete dalle istituzioni vogliamo che ci sia una partecipazione reale di chi sta
subendo questo rincaro.
Quali sono le proposte rivolte alle istituzioni?
Su un piano generale sono proposte legate alla presa di posizione del governo nei confronti dell’attuale
guerra tra Ucraina e Russia perché l’intera questione parte da lì e sarebbe riduttivo non partire da quel
contesto. Mentre su un piano strettamente locale invitiamo ad avere un controllo sulle speculazioni dei
privati dei prezzi, e per quanto riguarda invece gli affitti vorremmo che gli Atenei compreso quello di Siena,
insieme ai comuni delle varie regioni, trovassero delle misure per far fronte al costo degli affitti e
cercassero di fare in modo che la speculazione che c’è in questo momento si possa attenuare e
affrontassero la questione che sta nascendo ora sulla mancanza di posti letto. Quest’ultimo è sempre stato
un tema centrale nelle altre città di Italia e ultimamente lo sta diventando anche qui a Siena.