di Alessia de Antoniis
Il presidente di APA Giancarlo Leone ha presentato al MIA il rapporto sulla produzione audiovisiva nazionale, dal quale emerge che gli investimenti in serie e film segnano una crescita del 62 %.
Nell’ambito del MIA – Mercato Internazionale Audiovisivo, l’Associazione Produttori Audiovisivi ha presentato il 4° Rapporto APA sulla Produzione Audiovisiva Nazionale. Relatore il Presidente di APA, Giancarlo Leone, alla presenza di Mariapia Ammirati (Direttore Fiction Rai), Alessandro Araimo (General Manager Sud Europa di Warner Bros. Discovery), Roberto Luongo (Direttore Generale ICE – Italian Trade Agency), Jaime Ondarza (EVP & South EMEA Hub Leader di Paramount Global) e Nicola Borrelli (Direttore Generale della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo – MiC).
Nel suo intervento, Leone ha chiesto al Governo di “garantire una pianificazione stabile ed equa al credito di imposta per i produttori di audiovisivo per evitare casi come quello di quest’anno, dove il tax credit già stanziato per il 2022 non sia stato ancora reso disponibile alle imprese di produzioni con ricadute negative per l’intera filiera di serie, film documentari, animazione”. Al Governo è stata chiesta anche una rapida “definizione dei regolamenti di competenza del MIC e del MISE per l’attuazione dei provvedimenti sugli obblighi di investimento dei fornitori di servizi media per i produttori indipendenti” e “risorse adeguate al servizio pubblico radiotelevisivo affinché RAI possa investire maggiormente nella produzione audiovisiva per tornare ad essere il volano del sistema, anche attraverso misure quali l’abolizione della tassa sulla concessione”.
Dal 4° Rapporto APA sulla produzione audiovisiva nazionale emergono alcuni dati significativi.
Il costo totale di produzione di contenuti originali video-televisivi (TV + VOD) è cresciuto del 37% rispetto al 2017 raggiungendo nel 2021 il valore di €1.420-1.470 milioni di euro.
Gli investimenti in serie e film per la TV e il VOD costituiscono la componente principale del valore della produzione audiovisiva originale, cresciuta del 62% nello stesso periodo di riferimento.
Sempre fra il 2017 e il 2021 è cresciuto il numero dei titoli che hanno avuto circolazione estera. Il valore internazionale nel 2021 è stimato in circa 100 milioni di euro.
La metà (24 su 48) dei titoli originali italiani (serie e film di finzione) che circolano all’estero sono prodotti per le GVP (Global Video Platform).
Il settore dell’audiovisivo occupa circa 111.235 lavoratori. Considerano anche l’indotto, il settore coinvolge oltre 200 mila lavoratori.
Nell’offerta di Fiction 2021-2022, fra i committenti di fiction domestica, l’offerta degli operatori consolidati della tv lineare (Rai, Sky e Mediaset) continua ad avere un peso maggiore rispetto alla produzione originale italiana delle piattaforme (Netflix, Amazon Prime Video, Disney+) ma cresce sempre di più l’apporto degli streamers.
Negli ultimi cinque anni il settore della produzione audiovisiva nazionale è stato caratterizzato da un’importante crescita economico-industriale, sostenuta dall’aumento della domanda, dal tax credit e da importanti iniziative di finanza straordinaria.
Nella prospettiva di un’ulteriore crescita economica, le imprese di produzione audiovisiva fronteggiano ora una sfida ancora più importante: incrementare il ruolo creativo, autoriale e editoriale assunto nei processi produttivi.
L’aumento generale della domanda di titoli, il tax credit alla produzione audiovisiva e la crescita del mercato SVOD (subscription video on demand), che ha compensato la stagnazione/contrazione di quello televisivo, hanno contribuito a una performance positiva del settore che si è evoluto in controtendenza con il mercato audiovisivo e con l’andamento macro-economico.
Gli investimenti in serie e film per la TV e il VOD costituiscono la componente principale del valore della produzione audiovisiva originale: quella che ha registrato la crescita maggiore fra il 2017 e il 2021 (+62%).
Segue per dimensioni d’investimento il segmento dell’intrattenimento e degli altri generi (documentari, programmi di attualità e approfondimento, talk show, magazine culturali etc.)
Gli operatori globali VOD assumono un ruolo crescente nella produzione di serie e film TV-VOD mentre gli operatori della TV lineare, soprattutto free-to-air, perdono progressivamente il ruolo storico di protagonisti del prodotto nazionale con importanti conseguenze di natura economica, editoriale e culturale.
In base alle stime derivanti dalle analisi di settore, nel 2025 ci potrebbe essere il pareggio o il «sorpasso» sul lato degli investimenti in titoli originali di finzione (serie e film).