di Marialaura Baldino
1961. L’anno di Bob Dylan, del muro che divise le due Germanie e del “Clamoroso al Cibali”; fu, per molti italiani, anche l’anno del debutto di quel granello di sabbia, che tra milioni di ascolti al juxe-box e di copie vendute, segnò l’inizio della grande e longeva carriera di Nico Fidenco.
“Legata ad un granello di sabbia”, la sua prima composizione che, anche se rifiutata a Sanremo ’62, fu ritenuta il primo vero tormentone estivo della canzone italiana; una melodia che, in breve tempo, divenne il primo 45 giri a scalare le classifiche italiane talmente in fretta che, per mesi, rimase tra le più ascoltate.
E forse ora, proprio su in quel cielo – e che cielo – ispiratore di uno dei suoi più grandi successi, riecheggiano le note e le parole del cantautore e compositore romano che, lo scorso sabato, ci ha lasciato, all’età di 89 anni.
Classe ’33, la sua voce e le sue composizioni hanno dato vita, negli anni, ad alcuni dei repertori estivi più amati nel nostro paese. Entrato, fin dai primi anni 60, come chitarrista autodidatta a far parte della Rca, la casa discografica italiana, firmò il primo contratto, facendo così decollare la sua carriera da solista.
Da ricordare: “Con te sulla spiaggia“, che si posizionò seconda a “Un disco per l’estate” 1964, “Se mi perderai“, “Come nasce un amore“, “A casa di Irene“, senza dimenticare “La voglia di ballare“, che arrivò finalista a “Un disco per l’estate”, edizione 1965.
Ad aprirgli la strada nel mondo del cinema fu la celebre “What a Sky”, colonna sonora del film “I delfini”, diretto dal regista Francesco Maselli. La canzone, a seguito delle numerosissime richieste, venne tradotta e musicata anche in lingua italiana, con il titolo di “Su nel cielo”. Seguirono poi altre numerose composizioni per la cinematografia, con “Just that same old line“, utilizzata nel film “La ragazza con la valigia”, con protagonista Claudia Cardinale. E poi “Il mondo di Suzie Wong“, dall’omonima pellicola con William Holden, “Exodus” con Paul Newman e la famosissima “Moon River“, composta per “Colazione da Tiffany”, tratta dall’album Classics.
Nel 1967 prese parte a quel Sanremo maledetto, per via della drammatica scomparsa di Luigi Tenco. Partecipò con “Ma piano – per non svegliarmi” di Gianni Meccia, cantando in coppia con Cher.
Molti lo ricorderanno anche per aver dato voce alle riedizioni delle sigle dei cartoni animati giapponesi, come “Jenny la tennista”, o “Sam ragazzo del West” e “Bem il mostro umano”, insieme a “Hela Supergirl” e “Cyborg, i nove supermagnifici“.
Tornò con i “I Super 4” fondati, nel 1984, con Riccardo Del Turco, Jimmy Fontana e Gianni Meccia, proponendo, agli ascoltatori, i loro più grandi successi in chiave moderna, pubblicando tre album.
La sua ultima apparizione dal viva è stata all’edizione del 2007 del Lucca Comics&Games, dove ha riportato sul palco le colonne sonore dei cartoons che lo resero famoso tra i giovani del tempo.
In una nota del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, si legge: “Apprendo con dolore della morte di Nico Fidenco, importante cantautore e compositore di colonne sonore famosissime e canzoni indimenticabili come ‘Legata a un granello di sabbia’. Il mondo della cultura si stringe con affetto alla famiglia e dà il suo addio a un grande artista italiano”.