'Amori rubati': il Teatro per l’eliminazione della violenza contro le donne
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'Amori rubati': il Teatro per l’eliminazione della violenza contro le donne

L’ideatrice è Federica di Martino, attrice che sarà in scena al Teatro di Documenti a Roma con lo spettacolo “Cronaca di un amore rubato”, tratto dal racconto di Dacia Maraini “Cronaca di uno stupro di gruppo"

'Amori rubati': il Teatro per l’eliminazione della violenza contro le donne
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Tiziana Buccico Modifica articolo

23 Novembre 2022 - 14.36


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La società di produzione teatrale Effimera presenta la seconda edizione di “Amori rubati”, una settimana di eventi pensati e realizzati in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre. La rassegna si svolgerà dal 23 al 30 novembre (pausa solo il 27 novembre).

La sede principale sarà il Teatro di Documenti a Roma, che per la sua particolare conformazione architettonica e l’intimo calore che lo contraddistingue, ben si presta a una rassegna dalla vocazione composita. L’iniziativa coinvolge, però, anche altri teatri, nei quali si svolgerà in contemporanea un’iniziativa simile, in condivisione con i medesimi principi: l’Associazione Lestra animerà lo spazio del Teatro Fellini di Pontinia; l’Associazione Meta APS con il Teatro Maria Caniglia di Sulmona; l’Associazione ARS Creazione Spettacolo con il Teatro Sociale di Mantova. Un ringraziamento speciale va poi all’Istituto Italiano di Cultura, di Madrid, che ha regalato alla rassegna un respiro internazionale. 

L’ideatrice e l’anima di questa iniziativa è Federica di Martino, attrice e cofondatrice di Effimera, che sarà in scena tutte le sere alle ore 19 con lo spettacolo “Cronaca di un amore rubato”, tratto dal racconto di Dacia Maraini “Cronaca di uno stupro di gruppo”, contenuto nella raccolta L’amore rubato. Uno spettacolo che mette in scena una grande e dolorosa assenza, che fa parlare “tutti gli altri”, tutti quelli che hanno assistito al fatto di cronaca cui il racconto e lo spettacolo si ispirano: lo stupro di Francesca, una tredicenne dalle gambe magre magre che sorride sempre. Lei è l’unica a non avere una voce, se non quella che flebilmente si fa spazio attraverso le note di una canzone e che chiede solo di essere amata. Il corpo e l’anima di Francesca in scena vivono solamente in una parrucca, un oggetto che viene pestato, sporcato, infamato, scansato con disprezzo. Tutte le sere lo spettacolo sarà preceduto, alle ore 18, da un evento di approfondimento riguardo la lotta alla violenza contro le donne. Ogni evento sarà composto da una lettura tratta da un romanzo o volume a tema, a cura di Beatrice Ceccherini, Arianna Ninchi e Silvia Siravo, e da un successivo incontro/dibattito con ospiti (rappresentati di associazioni, attiviste o le autrici dei volumi letti) in dialogo sempre con una moderatrice. I brani letti apparterranno, nell’ordine, a: ”Amore senza lividi” di Chiara Nocchetti e Benedetta De Nicola; “Vite senza paura” di Maria Grazia Cucinotta; “Storie vere” di Eleonora Daniele; “Mia o di nessun altro” di Catia Acquesta; “Favole da incubo” di Roberta Bruzzone ed Emanuela Valente; “Musa e getta” di Tea Ranno; “ X “ di Valentina Mira. 

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Molte delle autrici saranno presenti agli incontri e interverranno durante il dibattito. Altri ospiti della rassegna saranno: l’Avv. Manuela Palombi, per l’associazione Forti Guerriere; lo psicologo psicoterapeuta Dott. Edoardo Dima; l’Avv. Francesca Romana Baldacci; Paola Radaelli, presidente Unione Nazionale Vittime; Paola Giglio e Angela Sajeva dell’associazione AMLETA; Laura De Dilectiis, vicepresidente e ideatrice associazione DONNEXSTRADA. 

Gli incontri saranno moderati da: Tiziana Buccico, Michela Tamburrino, Emilia Costantini, Camilla Romana Bruno, Maria Rita Grieco, Laura Pinato, Giulia Lea Giorgi. 

Come nella prima edizione, anche in questo caso l’intero ricavato della settimana sarà devoluto a un’associazione scelta. Quest’anno è UNAVI, Unione NAzionale Vittime, Associazione Nazionale atta alla tutela e al supporto di vittime e di familiari di vittime di reati.

Una rassegna che proprio in questi giorni, funestati da diversi femminicidi e da violenze inspiegabili ed ingiustificabili accende i riflettori su un fenomeno che non smette di essere una reale emergenza. Un’emergenza che non riusciamo ad arginare, perché occorre ovviamente punire e condannare ma soprattutto prevenire, usando l’educazione e il buon esempio. Serve un maggiore coinvolgimento delle famiglie, delle scuole, dei luoghi di lavoro e soprattutto della società civile. Federica Di Martino ha ideato con passione, trasporto, solidarietà e grande umanità una serie di eventi che coinvolgeranno l’editoria, il teatro e la comunicazione per raccontare storie vere e per cambiare il futuro delle donne, tutte quelle donne che potrebbero esserne vittime e che questa iniziativa proverà a salvare.

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“Ogni volta che una donna lotta per sé stessa, lotta per tutte le donne”. Maya Angelou

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