Giovedì 12 gennaio, alle 18:30, tutti avranno l’occasione di ammirare, forse anche per la prima volta, le fotografie di Robert Doisneau, in mostra in un percorso che racconta, attraverso scritti letterari e immagini, i sogni e i desideri dei bambini nel Secondo Dopoguerra. L’esposizione, nata dal connubio tra svariati testi e gli scatti ‘rubati’ di Doisneau, sarà introdotta da Chiara Romero, ricercatrice specializzata in letteratura per ragazzi, e installata al Camera, il Centro Italiano per la Fotografia di Torino, in collaborazione con Alliance Française Torino.
Doisneau, fotografo francese appartenente alla cosiddetta corrente della Fotografia Umanista, era solito rendere protagonisti dei suoi scatti i bambini, i quali, secondo l’artista, erano i migliori “portatori” di ottimismo e positività, soprattutto in un periodo come quello del Secondo Dopoguerra. Tra giochi in strada e scherzi tra bambini, egli ha sempre interpretato il tutto come un qualcosa da non sminuire, poiché parte integrante della vita urbana.
Tra gli anni Trenta e gli anni Sessanta, la letteratura francese ha dedicato molti scritti ai più piccoli, innescando una grande rivoluzione all’interno delle produzioni letterarie. Tra racconti di adolescenza e di infanzia e anche dal punto di vista illustrativo, i giovani hanno ottenuto grande considerazione, protrattasi tutt’oggi tra le pagine di autori di fama mondiale. Albi illustrati, fumetti e romanzi continuano, così, ad appassionare i ragazzi su temi anche complessi, riscuotendo, allo stesso tempo, un successo mai visto prima di allora.