di Irene Perli
In occasione del decimo anniversario di morte di una delle personalità più brillanti e avanguardiste italiane, iniziano le riprese di Margherita delle Stelle, film per la tv diretto da Giulio Base, scritto da Monica Zapelli e Federico Taddia, basato sull’autobiografia di Margherita Hack “Nove vite come i gatti”, scritto dall’astrofisica insieme allo stesso Taddia, amico di lunga data.
Sul piccolo schermo figurerà Cristiana Capotondi nel ruolo della scienziata e Cesare Bocci nei panni del padre Roberto. Sandra Ceccarelli e Flavio Parenti intrepreteranno, rispettivamente, la madre e Aldo De Rosa, il marito di Margherita Hack.
Fiorentina di nascita e formazione, è stata fra le prime donne della storia italiana ad essere rispettata come scienziata. Nata nel 1922, anno della presa di potere di Mussolini in Italia, ha vissuto l’inizio della sua vita conoscendo solo il fascismo e ammettendo che “si era tutti nazionalisti, si andava alle adunate, si faceva sport, ci si divertiva un mondo. Sono stata fascista fino al 1938, fino al giorno in cui entrarono in vigore le leggi razziali”.
Sin dalla sua adolescenza, l’astrofisica ha dimostrato di avere grande coraggio e spirito d’intraprendenza, discostandosi dall’ideologia che vigeva nel ventennio, dimostrandoli, soprattutto, nel suo percorso di studi che, nel 1945, l’ha portata a conseguire una laurea in fisica, con una votazione di 101/110: la sua tesi di astrofisica sulle Cefeidi è stata realizzata presso l’osservatorio di Arcetri di Firenze.
La sua carriera parte con una cattedra a Firenze, spostandosi poi a Milano, fino a presiedere la cattedra di astronomia a Trieste, periodo durante il quale ha diretto l’Osservatorio Astronomico della città. E‘ stata la prima donna ad assumere questo incarico, portando l’osservatorio ad avere una fama internazionale. Oltre ad essere stata Direttrice del Dipartimento di Astronomia dell’Università di Trieste per più di una decade, ha lavorato anche in numerosi osservatori americani e europei, entrando a far parte parte della NASA (National Aeronautics and Space Administration) e dell’ESA (European Space Agency). Era convinta che esistessero numerose e diverse forme di vita all’interno dell’universo ma che, per problemi legati alla distanza, non saremmo mai riusciti a stabilire un contatto: da qui il suo scetticismo nei confronti delle teorie sugli UFO.
Oltre ad aver lavorato immensamente per rendere la comunità astronomica italiana rilevante a livello internazionale, non ha mai smentito il suo essere anticonformista durante tutta la sua vita: eletta più volte con il partito dei Comunisti italiani (anche come deputata alla Camera) ha rinunciato a tutti i seggi per continuare a dedicarsi al suo vero amore: l’astronomia. Nel 2010 è stata premiata come “Personaggio gay dell’anno” per il suo attivismo a favore dei diritti civili, mentre, nel 2016, prende parte al docu-film Lundàdigas, che raccoglie testimonianze di donne italiane che, per ragioni sociali hanno deciso di non essere madri.
La speranza è che Margherita delle Stelle, una produzione Rai Fiction-Minerva Pictures, prodotto da Santo Versace e Gianluca Curti, metta in luce tutte le sfaccettature della magnifica personalità decisa, intraprendente e anticonformista che era Hack. Una pellicola da scoprire prossimamente su Rai1.
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