Fred Bongusto era nato il 6 aprile 2015: il suo nome è indissolubilmente legato alla canzone italiana degli anni Sessanta, ai night club d’inverno e, sopratutto, alla rotonda in stile Belle Epoque, bianco tempietto sospeso tra cielo e mare sul litorale di Senigallia, che nel 1964 ispirò la sua canzone-inno, sulle cui note migliaia di coppie si sono innamorate.
Alfredo Antonio Carlo Buongusto, che all’inzio della carriera scelse il nome di Fred Bongusto, è stato uno dei primi cantautori italiani a fondere la nostra tradizione con sonorità internazionali. Nato a Campobasso il 6 aprile del 1935, Bongusto ha attraversato la musica, le decadi e i Festival di Sanremo, dove ha portato il suo stile sornione e intimistico in diverse edizioni (1965 con Abbracciami forte, 1967 con Gi, 1986 con Cantare, 1989 con Scusa).
Fred Bongusto, che ha sempre sussurrato le sue canzoni ispirandosi agli Chansonnier francesi, ha attinto per la sua musica allo stile di Louis Armstrong e a quello confidenziale di Nat King Cole. Tantissimi i successi nalla sua lunga carriera: oltre all’evergreen “Una rotonda sul mare”, il cantante vanta anche brani più irriverenti come “Spaghetti a Detroit”, o classici come “Balliamo”, “Accarezzami ancora”, “Frida o Prima c’eri tu” che vinse nel 1966 Un disco per l’estate, ma anche “Doce doce” scritta a 18 anni e “Malaga”, incisa dal grande cantante brasiliano Joao Gilberto, si è cimentato anche nella composizione di colonne sonore come “Matrimonio all’italiana”, “Malizia”, “Un dollaro bucato”.
Tra le ultime sue apparizioni pubbliche, quella del 22 aprile 2013, in occasione del concerto in ricordo di Franco Califano, quando ha cantato la canzone scritta per lui dallo stesso Califano Questo nostro grande amore. Nel 2013 ha duettato in “Amore Fermati” con Iva Zanicchi nel disco della cantante “In cerca di te”.