Continua senza sosta per gli sceneggiatori di Hollywood la protesta di fronte agli Studios che va avanti dallo scorso 3 maggio. Di fronte all’ impossibilità di negoziare e trovare un accordo tra accordo tra la Writers Guild of America (WGA) e i colossi statunitensi dell’industria cinematografica, l’unica strada percorribile rimane quella del picchetto. Un bel problema, dunque, dato che ciò mette a rischio la produzione di film e serie TV.
Per fortuna, rimane la convinzione che, gli scrittori delle storie che tanto ci appassionano, stiano lottando per una buona causa. A dimostrazione di ciò, il sostegno ricevuto dai grandi nomi del mondo del cinema e la vicinanza del Festival di Cannes, iniziato proprio il 16 maggio.
Di grande impatto, a tal proposito, le parole dell’attore Paul Dano. “Mia moglie sta attualmente facendo il picchetto con il nostro bambino di sei mesi legato al petto – ha affermato il membro della giuria del Festival visto nell’ultima fatica di Spielberg The Fablemans – e io sarò lì con lei a manifestare quando tornerò a casa da Cannes”.
Anche il presidente Ruben Ostlund non ha fatto mancare il proprio sostegno affermando “È grandioso le persone siano così collegate e compatte da poter uscire e fare una protesta. Bisogna cambiare le condizioni della professione – ha poi proseguito il due volte Palma d’oro – sono decisamente con loro”.
Per cambiare la situazione servirebbe un colpo di scena, peccato che chi può scriverlo sta scioperando!
