A l’Espace Cardin "Tavola tavola, chiodo chiodo...", un omaggio di Lino Musella a Eduardo De Filippo
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A l’Espace Cardin "Tavola tavola, chiodo chiodo...", un omaggio di Lino Musella a Eduardo De Filippo

La pièce di Musella è un inno al ricordo di uno dei drammaturgi italiani più apprezzati al mondo. Grazie alla collaborazione fra il Teatro della Toscana e il Théâtre de la Ville, la produzione ha debuttato a Parigi in occasione dei Chantiers d’Europe 2023

A l’Espace Cardin "Tavola tavola, chiodo chiodo...", un omaggio di Lino Musella a Eduardo De Filippo
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23 Maggio 2023 - 17.02


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di Irene Perli

Nel solco del progetto L’Attrice e l’Attore Europei, nato dalla collaborazione fra il Teatro della Toscana e il Théâtre de la Ville di Parigi, Lino Musella debutta con la sua pièce “Tavola tavola, chiodo chiodo…”, prodotta dalla Elledieffe e dal Teatro di Napoli-Teatro Nazionale e dedicata a Eduardo De Flippo e alle battaglie condotte dal grande drammaturgo in difesa della cultura.

Lo spettacolo ha debuttato nella capitale francese lo scorso 21 maggio all’Espace Cardin, in occasione degli “Chantiers d’Europe 2023”, il progetto ultradecennale che mira a costruire un’Europa teatralmente coesa.

“Tavola tavola, chiodo chiodo…” è uno degli spettacoli che ha riscosso maggior successo negli ultimi anni: infatti, è valso a Musella il Premio Le Maschere del Teatro italiano 2022 come Miglior Attore. Nata dalla pausa di riflessione che la pandemia ha imposto, in particolare ai lavoratori dello spettacolo, la pièce si è palesata davanti agli occhi di Musella mentre si perdeva nei pensieri dei grandi artisti del passato.

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“In questo tempo mi è capitato – scrive Musella nelle sue note – di rifugiarmi nelle parole dei grandi: poeti, scrittori, filosofi, drammaturghi – e su tutti Eduardo De Filippo – per cercare conforto, ispirazione o addirittura per trovare, in quelle stesse parole scritte in passato, risposte a un presente che oggi possiamo definire senza dubbio più presente che mai; è nato così in me il desiderio di riscoprire l’Eduardo capocomico e – mano mano – ne è venuto fuori un ritratto d’artista non solo legato al talento e alla bellezza delle sue opere, ma piuttosto alle sue battaglie, potremmo dire “donchisciottesche”, condotte instancabilmente tra vittorie e fallimenti”.

La dedica De Filippo è quindi un grido al passato che riflette la contemporaneità: l’artista ha sempre sfidato la politica e le istituzioni, impegnandosi in battaglie a difesa del teatro e degli attori che, purtroppo, non lo vedevano uscire spesso vincitore. La sconfitta, però, non lo hai mai fermato, come oggi non si fermano le proteste contro i ministri del governo Meloni per questioni civili, ambientali e internazionali.

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Che siano contestazioni per un motivo o per un altro, quale posto migliore di un palcoscenico per riportare un dibattito?

In questo “assolo con musica”, Musella personifica le parole che Eduardo rivolge, ad esempio, alle istituzioni, sia negli scritti che indirizza nell’ottobre del 1959 a Tupini, Ministro del Turismo e Spettacolo, sia quando nel 1982 a Palazzo Madama si rivolge direttamente ai suoi colleghi senatori, ma anche note private riferite ad estratti di articoli di giornali da lui scritti o a lui riferiti.

Di vitale importanza per la realizzazione dello spettacolo sono stati sia Tommaso De Filippo, nipote di Eduardo, che ogni giorno di più si impegna nella cura dell’eredità culturale della famiglia, sia di Maria Procino storica collaboratrice del grande drammaturgo napoletano. Marco Vidino, invece, ha eseguito dal vivo, tra brani inediti e di repertorio, le musiche dello spettacolo.

Teatro della Toscana e Théâtre de la Ville di Parigi hanno messo in atto anche un momento di scambio e presentazione di iniziative innovative per condividere le pratiche di Europa e Africa e invitare alla riflessione sulle questioni artistiche, culturali e sociali. L’Espace Cardin, infatti, ha ospitato, nella giornata di ieri, l’inaugurazione di una nuova tavola rotonda internazionale che riunisce artisti e direttori di istituzioni culturali per evidenziare iniziative innovative e presentare le basi di nuove forme di cooperazione culturale e artistica. Il focus dell’incontro sono stati i progetti di dialogo tra giovani europei e giovani africani istituiti attraverso la Carta 18/XXI.

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I protagonisti, ovvero gli artisti camerunesi, ruandesi e burundesi in residenza all’Espace Cardin, hanno raccontato le tappe del percorso collaborativo intrapreso e condiviso con la Troupe del Théâtre de la Ville. Assieme alle delegazioni africane, erano presenti anche Emmanuel Demarcy-Mota, Direttore del Théâtre de la Ville e Marco Giorgetti, Direttore generale del Teatro della Toscana.

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