Andrà all’asta una rara Crocifissione del Beato Angelico
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Andrà all’asta una rara Crocifissione del Beato Angelico

La grande pala d’altare sarà venduta all’asta serale di Christie’s a Londra il prossimo 6 luglio. Secondo gli esperti, il suo valore si stima tra i 4 e i 6 milioni di sterline

Andrà all’asta una rara Crocifissione del Beato Angelico
Dettaglio di "Crocifissione con la Vergine, san Giovanni e la Maddalena", opera di Beato Angelico, risalente tra il 1414 e il 1424 circa
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11 Giugno 2023 - 19.37 Culture


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di Elena La Verde

Una grande pala d’altare dipinta da Beato Angelico sarà battuta all’asta da Christie’s a Londra: sarà infatti al centro della Old Master Part I Sale, la sessione serale dedicata alla vendita di grandi opere del passato, prevista in calendario a Londra il prossimo 6 luglio, durante le iniziative nella London Art Week.

Stiamo parlando della Crocifissione con la Vergine, San Giovanni Battista e la Maddalena ai piedi della croce, di un rarissimo capolavoro dipinto dal pittore fiorentino, in età giovanile, intorno alla prima metà del Quattrocento, tra il 1419 e il 1424 per essere precisi. Presentato come uno dei pezzi più originali e pregiati, gli esperti hanno stimato che il suo valore di mercato si aggira tra i quattro e i sei milioni di sterline, corrispondenti tra i quattro e i sette milioni di euro (dati tratti dalla scheda del dipinto pubblicata sul sito dedicato alla London Art Week).

L’opera è stata scoperta solo in tempi recenti, meno di trenta anni fa. È stato Francis Russel, storico dell’arte e oggi deputy chairman (vice-presidente) di Christie’s per il Regno Unito, ad autenticarla e a pubblicarla sul Burlington Magazine nel maggio del 1996, destando l’attenzione di diversi studiosi.

La tavola, dalle dimensioni di 59 x 34 cm, in origine faceva parte di un trittico devozionale, ma resta ignoto il suo committente. Come anticipa lo stesso nome, viene raffigurata la crocifissione di Cristo, di cui si trovano le figure e gli elementi tipici della rappresentazione religiosa, come San Giovanni Battista, Maria Vergine e la Maddalena. L’intera scena è incorniciata da un fondo d’oro, dipinto a tempera, come era di consueto per i dettami dell’epoca. Il tutto è inquadrato nel linguaggio pittorico di Beato Angelico.

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Secondo gli studiosi, infatti, quest’opera è un’importante testimonianza dello sviluppo dell’arte del Beato Angelico, nonostante di fatto sia un lavoro giovanile. La casa d’aste Charlie’s in un’ampia nota spiega che “Beato Angelico è stato uno dei primi ad apprendere la lezione della scultura contemporanea quattrocentesca”, e questo lo si può ben vedere nel dipinto in questione, a partire dalla prospettiva usata per il disegno della croce. “Raffigurare la croce dritta in prospettiva corretta, logica, senza la falsa aggiunta di una profondità data dal palo trasversale destro della croce, come di solito si usava, che era lo standard dell’epoca”, viene aggiunto.

Per quanto riguarda la provenienza, si celano ancora molte ombre: si ritiene che sia stata acquistata dal secondo Lord Ashburton, morto nel 1864, e poi sia andata agli eredi della famiglia. Ma non è stata fatta molta chiarezza sulla sua storia.  Per il resto, è accaduto solo pochissime volte che le opere di Beato Angelico siano state vendute all’asta: il caso più recente risale all’anno scorso, quando è stata venduta da Christie’s a New York per 4,7 milioni di dollari Saint Dominic and the Stigmatization of Saint Francies, una tavola raffigurante San Domenico e san Francesco.

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E arriviamo ad oggi. La pala d’altare è attualmente esposta presso la sede di Christie’s di New York e sarà visitabile dal pubblico della Grande Mela fino al 14 giugno. Successivamente, volerà a Londra, in vista della London Art Week, in cui il 6 luglio sarà venduta al miglior offerente.

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