Cresce l’attesa per la sessantaseiesima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, che si terrà dal 23 giugno al 9 luglio 2023. Per l’occasione, la città umbra cambierà veste, aprendo le sue porte agli artisti che meglio rappresentano la creatività contemporanea nei diversi ambiti performativi, con oltre sessanta spettacoli previsti.
La direttrice artistica Monique Veaute ha illustrato il suo criterio di selezione: «Ciò che da sempre guida la mia ricerca è l’attrazione per le idee che si spingono oltre i confini delle categorie, alla scoperta di nuovi mondi espressivi e di nuovi spazi di contaminazione: un modo per mettere in discussione noi stessi e i nostri preconcetti, per tenere sempre alto lo sguardo verso il futuro».
Il programma prevede anche numerosi eventi dedicati al tema della sostenibilità, al punto tale che la kermesse si è guadagnata il titolo di «festival della cultura sostenibile». Il chiaro intento della manifestazione è di offrire allo spettatore proposte artistiche originali che lo spingano alla riflessione sulle trasformazioni sociali in corso.
Si tratta di un’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica che quest’anno vedrà tra i vari esperti presenti anche un testimonial d’eccellenza, Stefano Mancuso, scienziato di fama mondiale che ha dedicato gran parte della propria attività di ricerca allo studio dell’universo botanico.
Una delle sfide mondiali più grandi della contemporaneità è la diffusione di un modello di sviluppo sostenibile. In tal senso la Fondazione del festival ha messo in atto anche un percorso di ottimizzazione in chiave sostenibile dei processi operativi, con lo scopo di raggiungere alcuni obiettivi di sostenibilità previsti dall’Agenda ONU 2030, un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità.
