Sebbene nei suoi scritti non nomini quasi mai Gesù e nemmeno parli esplicitamente di fede, Antoine de Saint-Exupéry «allude a numerosi testi biblici». «Ed è una sorpresa che aumenta il pregio del Piccolo Principe, un libro di altissimo significato umano e spirituale». È quanto afferma un saggio pubblicato sul nuovo fascicolo della rivista «La Civiltà Cattolica», l’autorevole rivista della Compagnia di Gesù le cui bozze sono rilette dalla Segreteria di Stato della Santa Sede.
L’articolo era stato firmato dal padre gesuita Giancarlo Pani, che ricorda che «Il Piccolo Principe» è il capolavoro dello scrittore francese pubblicato oltre 70 anni fa ed uno dei libri più letti nel mondo. Dopo la Bibbia, ha il secondo posto in classifica insieme a Pinocchio di Collodi. È stato tradotto in 220 lingue e perfino in alcuni dialetti. In Italia è costantemente presente nelle classifiche dei libri più venduti.
«Oggi c’è una novità», sottolinea con piacere «La Civiltà Cattolica». Uno scrittore e giornalista, il vaticanista Enzo Romeo, «ha cercato minuziosamente e ha trovato il sostrato biblico, che è sotteso al racconto», e ha pubblicato «Il Piccolo Principe» commentato con la Bibbia.