Mario Vargas Llosa, 87 anni, Premio Nobel per la Letteratura nel 2010, è ricoverato in un ospedale di Madrid dopo che gli è stato diagnosticato il Covid. L’autore peruviano dei romanzi «La città e i cani», «La Casa Verde» e «Conversazione nella Cattedrale» è stato trasferito nella clinica `Ruber´ della capitale spagnola, dove vive da molti anni, sabato scorso, come hanno confermato i figli Álvaro, Gonzalo e Morgana Vargas Llosa in un breve comunicato, «visto l’interesse dei media per il suo stato di salute».
La notizia ha preoccupato molto i parenti di Mario Vargas Llosa visto che è la seconda volta che viene ricoverato per il Covid, dopo aver superato una prima infezione da virus nel 2022, per la quale era stato già ricoverato in una clinica di Madrid.
«È curato da ottimi professionisti e accompagnato dalla sua famiglia. Chiediamo ai media di rispettare la sua e la nostra privacy», chiedono i figli nel loro comunicato. Tuttavia, i media non sono riusciti a reprimere il loro interesse per la salute dello scrittore e restano in attesa di notizie fuori dalla clinica, dove i figli e l’ex moglie, Patricia Llosa, si recano quotidianamente. Per il momento lo scrittore rimane isolato, seguendo i protocolli stabiliti in relazione al virus, ma ciò non significa che la sua famiglia non sia preoccupata. Questo spiegherebbe il nervosismo e la tensione di Morgana Vargas Llosa, che ai giornalisti si è rifiutata di rivelare come stesse il padre.
Pur essendo consapevoli della gravità di una simile malattia in un paziente della sua età, i figli sono ottimisti sull’evoluzione della salute del, che soffre dei sintomi tipici del Covid, tra cui la febbre. Una battuta d’arresto per la salute che interrompe la sua agenda pubblica e i suoi molti progetti. Un mese fa Mario Vargas Llosa ha ottenuto la cittadinanza dominicana, paese in cui intendeva stabilirsi per lunghi periodi dell’anno. Lo scrittore ha anche la cittadinanza spagnola da molti anni.