Il Musée de l’Orangerie di Parigi apre le porte a una nuova ed emozionante esposizione che esplora il legame tra il celebre pittore livornese Amedeo Modigliani e il suo primo mercante d’arte, Paul Guillaume. La mostra, intitolata “Amedeo Modigliani: Un pittore e il suo mercante”, presenta circa una quindicina di dipinti iconici, una serie di ritratti e un suggestivo nudo, insieme a opere scultoree e statue africane che furono una fonte di ispirazione per gli artisti dell’epoca. L’esposizione sarà accessibile al pubblico presso l’Orangerie a partire dal 20 settembre.
Questo affascinante percorso espositivo si propone di approfondire il modo in cui il rapporto tra Modigliani e Guillaume può contribuire a una comprensione più profonda della carriera artistica di Modigliani stesso.
Quando quest’ultimo arrivò a Parigi nel 1906, egli era un pittore ancora alla ricerca della sua strada nell’ambiente artistico. Tuttavia, l’incontro cruciale con Constantin Brancusi, uno scultore di origini rumene, ebbe un profondo impatto sulla sua visione artistica. Iniziò ad avvicinarsi alla scultura, dedicandosi quasi esclusivamente a essa fino al 1914. La sua successiva e repentina rinuncia a questa pratica segnò un cambiamento significativo nella sua carriera, poiché ritornò a dipingere dal 1914 fino alla sua prematura scomparsa nel 1920. Questo ritorno alla pittura costituisce il nucleo delle relazioni tra l’artista e il suo mercante d’arte, Paul Guillaume.
Paul Guillaume svolse un ruolo fondamentale nel supportare Modigliani nella sua transizione artistica. Egli affittò uno studio a Montmartre per l’artista, presentò le opere di quest’ultimo negli influenti circoli artistici e letterari parigini e divenne un avido acquirente, venditore e collezionista delle sue opere. La curatrice della mostra, Simonetta Fraquelli, sottolinea: “Guillaume è probabilmente divenuto il mercante di Modigliani a fine 1915, lo ha sostenuto e lo ha sistemato in un atelier, esponendo e vendendone i dipinti. Ha svolto un ruolo maggiore nella diffusione dell’opera del pittore negli Stati Uniti”.
L’incontro tra Modigliani e Guillaume, mediato dal poeta Max Jacob, segnò una svolta cruciale nell’arte di Modigliani che “smette a quel punto la scultura e si mette a dipingere”, con uno “stile figurativo astratto riconoscibile a tutti”. La mostra presenta una serie di testimonianze fotografiche e letterarie che completano il quadro di questo straordinario rapporto. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 15 gennaio, offrendo a tutti l’opportunità di immergersi nell’affascinante mondo artistico di Modigliani e Guillaume.