Sangiuliano dice che Greco resterà alla guida del Museo Egizio (anche perché non decide lui)
Top

Sangiuliano dice che Greco resterà alla guida del Museo Egizio (anche perché non decide lui)

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano interviene sul caso Greco dopo che esponenti di Fdi e Lega ne avevano chiesto la cacciata. Ma non dipende da lui.

Sangiuliano dice che Greco resterà alla guida del Museo Egizio (anche perché non decide lui)
Preroll

globalist Modifica articolo

23 Settembre 2023 - 11.20


ATF

Una mezza toppa dopo che da Fratelli d’Italia e dalla Lega erano giunte critiche sguaiate contro un direttore colpevole di aver fatto (anni fa) una promozione di tre mesi in favore di cittadini egiziani e visitatori di madrelingua araba che gli ingnoranti della destra, capeggiati da Giorgia Meloni, avevano letto come una discriminazione verso i cristiani (di cristiani di madrelingua araba ce ne sono milioni…)  e verso gli italiani. Dimenticando che era una delle tante iniziative promozionali.

“Non conosco personalmente il direttore Christian Greco, non ho avuto finora l’occasione di incontrarlo o di confrontarmi con lui, ma gode di ottima fama e in molti ritengono che abbia lavorato bene in questi anni. Di questo non posso che essere felice perché il mio obiettivo, da ministro della Cultura, è la valorizzazione e la tutela del nostro patrimonio, sanciti dalla Costituzione”.

Così il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano in una lettera al quotidiano la Stampa in edicola oggi. Una notarella freddina (‘non ha decifrato la Stele di Rosetta) anche perché la nomina di quel direttore non dipende dai sovranisti, altrimenti chissà chi ci sarebbe.

«Il direttore Greco è un apprezzato egittologo, non ha decifrato la Stele di Rosetta come ha fatto il grande Jean François Champollion, ma ha lavorato con impegno e risultati. E potrà continuare a farlo fin quando la Fondazione che lo ha chiamato deciderà che è lui il più adatto. Nei suoi confronti non c’è alcun pregiudizio, né tanto meno è in corso una minacciosa campagna, con annesse liste di proscrizione, per `cacciarlo´ dal Museo – ha aggiunto il ministro – L’assessore regionale piemontese Maurizio Marrone, amico e persona di grande qualità, sensibile alle questioni culturali e col quale collaboro con grande profitto, e che non ha certo bisogno di me per essere difeso, ha riconosciuto le doti manageriali di Greco, non ha evocato nessuna `epurazione´ e si è limitato a ricordare la vicenda del professor Francesco Tiradritti, vittima di una ingiusta esclusione dal CdA della Fondazione. Nulla di più. E sarebbe bastato leggere le sue parole invece di affidarsi ai commenti di parte. Per questo sono veramente stupito dalla bolla mediatica che determinati osservatori e forze politiche stanno ideologicamente portando avanti, forse con l’obiettivo di ottenere un ritorno politico. Il Museo Egizio è troppo importante per essere impantanato in polemiche di bassa cucina politica: il ministero della Cultura assicurerà sempre massima collaborazione e lavorerà con la Fondazione per valorizzarlo e per renderlo sempre più attrattivo».

Native

Articoli correlati