Riflettere sulla vita dentro e fuori dal carcere, in particolare, su quella delle donne. Lo fa LiberAzioni – Festival delle arti dentro e fuori, che quest’anno giunge alla quarta edizione biennale, che scava nella relazione fra carcere e società.
L’indagine è possibile grazie alla condivisione del lavoro dell’ufficio della Garante dei diritti delle persone private della libertà personale di Torino, attraverso il più ampio percorso per un dialogo con il carcere che dà il sottotitolo al festival.
LiberAzioni, promosso dall’Amnc – Associazione museo nazionale del Cinema, è in programma dal 9 al 15 ottobre in diversi luoghi della città di Torino, nelle più ampie forme di racconto del cinema, del teatro, della letteratura e della ricerca. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero.
Per il Cinema sono in concorso cinque anteprime assolute e otto regionali in concorso.
Al centro ci sono le storie di donne, tra la vita dentro e fuori dal carcere. Ancora oggi, molte colpevolizzate quando sono vittime e spesso dimenticate nella loro sofferenza.
“Paragoniamo volontariamente femminicidi e suicidi perché in entrambi gli specifici casi le cause vanno ricercate al di fuori della responsabilità delle vittime” – dice Valentina Noya, direttrice di LiberAzioni e vicepresidente di Amnc – “così come le ragioni del pubblico oblio cui queste donne rimangono doppiamente condannate, siano esse formalmente detenute o libere. Quest’anno LiberAzioni si impegna anche per loro, per evitare il depistaggio mediatico di un tema nodale come la violazione dei diritti delle donne nel nostro Paese.”
La forte connotazione femminile dell’edizione 2023 avrà una forte si nota soprattutto attraverso la presenza di ospiti come Annalisa Cuzzocrea, Monica Cristina Gallo, Tizza Covi, Vera Gemma e Kasia Smutniak.