Mariano Rigillo è Ezra Pound
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Mariano Rigillo è Ezra Pound

Il grande attore porta in scena il discusso e profetico poeta americano con le sue ossessioni

Mariano Rigillo è Ezra Pound
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Giuseppe Costigliola Modifica articolo

23 Ottobre 2023 - 23.22


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Ezra Pound è personaggio controverso. Tra gli scrittori più internazionali che gli Stati Uniti abbiano conosciuto, è il poeta americano che ha trascorso più tempo in Europa – a Londra, a Parigi, in Italia. Mosso sin da giovanissimo da una faustiana conoscenza del mondo, in particolare di quello letterario, arrivò ad apprendere nove lingue. Fu formidabile talent scout, protettore e confidente di immensi artisti: presenza maieutica per William Butler Yeats, artefice della pubblicazione del Prufrock e della Terra desolata di T.S Eliot (che assunse la forma con cui la conosciamo grazie a lui, il “miglior fabbro”, come recita la dedica dell’autore apposta al poema), del Ritratto dell’artista da giovane di James Joyce, della pubblicazione della “Transatlantic Review” di Ford Madox Ford, dove uscirono opere di Hemingway, Gertrude Stein, e brani del futuro Finnegans Wake joyciano. Anima dell’imagismo, figura centrale del modernismo, studioso e divulgatore della poesia orientale, egli stesso immenso poeta, Pound è figura gigantesca nel panorama culturale ed artistico mondiale.

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Nella sua aspirazione a un mondo libero dall’usura e dal capitalismo, fece però l’errore di professare l’antisemitismo e di aderire al fascismo: scelta scellerata pagata a caro prezzo, poiché alla fine del conflitto mondiale venne processato e lungamente internato negli Stati Uniti. Chi lo conobbe, come il poeta Allen Ginsberg, disse che ebbe a pentirsi di quell’abbaglio, persino a dequalificare la propria opera. 

In quello che doveva chiudere i suoi Pisan Cantos, poesie composte durante la prigionia a Coltano, presso Pisa, v’è inscritto forse il suo destino: “Ho provato a scrivere il Paradiso / Non ti muovere, / Lascia parlare il vento / Così è il Paradiso // Lascia che gli Dei perdonino quel che / ho costruito / Chi ho amato cerchi di perdonare / quello che ho costruito”. La sua figura, ormai relegata agli studi accademici e al balbettio di pochi, è stata finalmente “resuscitata” da Leonardo Petrillo, autore di Ezra in gabbia o il caso Ezra Pound, spettacolo teatrale liberamente tratto dagli scritti e dalle dichiarazioni di Pound, da lui anche diretto, che sarà in scena dal 24 al 29 ottobre al Teatro della Pergola di Firenze. Ad impersonare l’uomo Ezra Pound sarà Mariano Rigillo, in scena con Anna Teresa Rossini, che leggerà e interpreterà dei passi del poeta, in un atto unico che si prevede bruciante. Perché rappresentare Pound e il suo mondo poetico, le sue ossessioni, i suoi slanci filosofici e morali, significa rappresentare temi eterni quali la giustizia, la libertà, l’amore, l’usura che corrode il mondo ma anche il silenzio – e la poesia, invitto nucleo di coerenza dell’umano. Le scene saranno curate da Gianluca Amodio, i costumi da Lia Francesca Morandini, Enrico Berardi si occuperà delle luci e Carlo Covelli musicherà uno spettacolo certo originale.

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