Ogni giorno di più il presente ricorda il lontano, buio e triste passato.Cosa diceva il grande intellettuale comunista Antonio Gramsci di quello che di lì a poco sarebbe diventato l’avvento della dittatura in Italia?
“Il fascismo si è presentato come l’antipartito, ha aperto le porte a tutti i candidati, ha dato modo a una moltitudine incomposta di coprire con una vernice di idealità politiche vaghe e nebulose lo straripare selvaggio delle passioni, degli odii, dei desideri.
Il fascismo è divenuto così un fatto di costume, si è identificato con la psicologia antisociale di alcuni strati del popolo italiano, non modificati ancora da una tradizione nuova, dalla scuola, dalla convivenza in uno Stato bene ordinato e amministrato”.
Antonio Gramsci, L’Ordine Nuovo, 26 aprile 1921