Il battesimo di Cristo del Perugino, opera monumentale del rinomato pittore umbro, sarà esposto a Palazzo Marino a Milano dal 5 dicembre al 14 gennaio. L’opera, dalle dimensioni di 2,65 metri di altezza e 1,47 di larghezza, fa parte del polittico per la chiesa di Sant’Agostino di Perugia iniziato ma mai portato a compimento. Il Perugino, figura fondamentale a cavallo del Quattrocento e Cinquecento, è noto per le sue linee aggraziate e morbide nei corpi, nel paesaggio e per l’uso della luce, che ha creato un inconfondibile stile di pittura.
L’arrivo del battesimo di Cristo a Milano è stato reso possibile grazie a una collaborazione tra la Galleria Nazionale dell’Umbria e il Comune di Milano, che ha contribuito al restauro di un’altra opera del Perugino, il “Gonfalone della giustizia”. La mostra, ideata da Palazzo Reale in collaborazione con le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo e l’area biblioteche e municipi, sarà curata da Domenico Piraina, Marco Pierini e Veruska Picchiarelli. L’obiettivo è raccontare la complessità di Pietro Perugino e la storia travagliata del polittico.
Si tratta di un’opera iniziata verso la fine del ‘400 col fine di essere esposta sopra l’altare maggiore della chiesa di Sant’Agostino di Perugia. Secondo il progetto originale avrebbe dovuto contare trenta tavole, dipinte sui due lati, che raccontavano le storie sacre. La tavola del battesimo di Cristo fu terminata prima del 1512, ma il polittico non venne mai visto compiuto dal Perugino, che morì per causa della peste nel 1523.
Nell’allestimento, curato dagli architetti Franco Achilli e Luigi Ciuffreda, è possibile ammirare anche una ricostruzione digitale del polittico, basata su un’interpretazione aggiornata dei dati tecnici, storici e documentari.
Oltre all’esposizione a Palazzo Marino, dall’11 dicembre al 5 gennaio presso le biblioteche degli otto municipi di Milano sarà esposta una serie di opere sul tema dell’infanzia, provenienti dalla Gam e dal Museo del Novecento, come ‘La Vergine’ di Francesco Hayez e ‘Due figure’ di Carlo Carrà.
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