Un database del Ministero dell’Interno elenca la cantante ucraina Susana Jamaladinova – che usa il nome d’arte Jamala ed è di origine tartara di Crimea – come ricercata per aver violato una legge penale: lo hanno riferito le agenzie di stampa statali russe.
Jamala aveva vinto il concorso Eurovision nel 2016 con la canzone “1944”, il cui titolo si riferisce all’anno in cui l’Unione Sovietica deportò in massa i tartari di Crimea. La Russia aveva protestato contro l’ammissione della canzone al concorso, affermando che violava le regole contro il discorso politico. Ma la canzone non faceva alcuna critica specifica alla Russia o all’Unione Sovietica.
Il sito di notizie indipendente Mediazona ha affermato che la signora Jamaladinova è stata accusata ai sensi di una legge russa adottata lo scorso anno per vietare la diffusione delle cosiddette informazioni false sulla guerra in Ucraina.