Per la prima volta, la collezione Gioviana, esposta nei corridoi del secondo piano degli Uffizi di Firenze, è stata raccolta, documentata e raccontata nella sua totalità in un monumentale doppio volume edito da Giunti. Il lavoro, durato quattro anni, ha portato alla luce tutti i segreti degli oltre 560 ritratti di donne e uomini illustri della storia (e della leggenda) appesi alle pareti dei tre corridoi al secondo piano del celebre museo toscano. Il risultato è La collezione Gioviana degli Uffizi (Volume I Saggi, 158 pp, Volume II Catalogo, 628 pp, Giunti Editore), una colossale pubblicazione scientifica a cura di Maria Matilde Simari e Alberica Barbolani da Montauto, corredata dalle fotografie di Antonio Quattrone.
Un’opera fondamentale per comprendere la storia del mondo, dal Rinascimento all’età moderna. I ritratti che la compongono sono un’inestimabile testimonianza della cultura e della società dei secoli passati. La storica raccolta di volti di uomini e donne illustri prende il nome dal suo ideatore, lo studioso, medico e vescovo comasco Paolo Giovio (1483-1552).
La sua collezione fu avviata proprio a Firenze, unendo, ove possibili, ritratti dal vero o ricavati da antiche testimonianze visive (monete, sculture, dipinti, medaglie ed altro). Oggi delle circa quattrocento opere della raccolta originale ne restano, conservate a Como o altrove nel mondo, alcune decine.
La serie fiorentina nacque invece dal desiderio del granduca Cosimo I, che conobbe e frequentò Giovio, di avere a sua volta una simile rassegna. Il compito di eseguirne delle copie fu affidato a Cristofano dell’Altissimo, che, a tal fine, impiegò dieci anni. A questo primo nucleo cinquecentesco si aggiunsero poi le opere di continuatori nei secoli successivi. La fama della Collezione Gioviana si diffuse ovunque in Europa e ispirò imitazioni e riproduzioni anche a stampa. I ritratti hanno un formato unico, e i personaggi che la popolano sono raggruppati per ruolo: papi, imperatori sultani, militari, letterati, scienziati, nobili, santi, artisti. Tra questi, si annoverano Romolo (riscoperto recentemente nei depositi di Palazzo Pitti), Tamerlano, Saladino, Solimano, Attila, l’imperatore Carlo V, Dante, Petrarca, Solimano, Caterina de’ Medici, Vittoria Colonna, Elisabetta I di Inghilterra e la principessa ucraina Roxelana.
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Erik Schmidt spiega: “La serie della Gioviana, dopo questi volumi, non sarà più una semplice infilata di quadri appesi tra pareti e soffitto nei Corridoi degli Uffizi, e nemmeno un banale ‘Chi è chi’ dei secoli e millenni passati, ma un racconto intenso e stimolante che parte dai soggetti e arriva ai committenti, aprendo orizzonti inaspettati sulle varie epoche in cui sono vissuti i personaggi raffigurati, e non solo. Perché la Gioviana è un’enciclopedia delle conoscenze, dei gusti letterari e storici, delle preferenze, delle antipatie, degli opportunismi e delle vicende della politica internazionale, durante i tre secoli occorsi fino al completamento di questa gigantesca rassegna”.