L’origine è seria. Poi, però, nel corso degli anni una garanzia è diventata un privilegio. L’immunità parlamentare, infatti, è un principio fondamentale in molte democrazie che mira a proteggere i membri del parlamento dall’arresto o dalla persecuzione legale per le loro opinioni politiche o per le azioni compiute nel corso del loro mandato parlamentare.
Questo principio ha una storia lunga e complessa che affonda le radici nel desiderio di garantire l’indipendenza del potere legislativo rispetto a quello esecutivo e giudiziario, così come nel tentativo di preservare la libertà di espressione e il dibattito politico.
Gia nell’antica Roma e nell’antica Grecia c’erano meccanismi e pratiche che offrivano una certa forma di protezione per i membri dell’assemblea o dei consigli decisionali.
Nelle poleis come Atene, gli strateghi (comandanti militari) e alcuni altri funzionari pubblici potevano godere di un certo grado di inviolabilità durante il loro mandato. Questo privilegio era principalmente finalizzato a garantire che potessero agire senza interferenze o rappresaglie politiche durante la loro gestione.
In Italia le cose cambiarono con l’avvento del fascismo. E Antonio Gramsci, ad esempio, il 27 novembre fu arrestato dalla polizia fascista e condannato a 20 anni di carcere dal Tribunale speciale per la difesa dello Stato in piena violazione dell’immunità parlamentare in quanto deputato. Quindi Mussolini non rispettò l’immunità per disfarsi degli oppositori politici,
Su volontà di Erdogan il 20 maggio 2016, il Parlamento turco approvò un emendamento costituzionale che rimuoveva l’immunità parlamentare per i deputati sotto inchiesta per reati di terrorismo. L’emendamento fu proposto dal partito di governo Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan e fu approvato con una maggioranza superiore ai 2/3 dei seggi.
L’emendamento era stato fortemente criticato dall’opposizione, che lo vedeva come un tentativo di Erdogan di silenziare i suoi oppositori politici. L’Hdp, il principale partito di opposizione in Turchia, aveva 59 deputati sotto inchiesta per reati di terrorismo. L’emendamento apriva la strada all’arresto di questi deputati, tra cui il leader dell’Hdp, Selahattin Demirtas.
Quindi, come detto, l’immunità parlamentare prevista dall’ordinamento italiano all’articolo 68 della Costituzione come forma di garantia e tutela della libertà politica.
Poi i tempi sono cambiati e per qualcuno l’immunità parlamentare è diventata impunità parlamentare. Non senza atteggiamenti da casta che tanto indeboliscono la democrazia e rafforzano il populismo che, in quanto populismo, è sempre reazionario.
L’immunità nasce per poter fare liberamente e senza interferenze l’attività parlamentare. Finisce per proteggersi da reati comuni. Altro che Gramsci.