Il Premio Bianciardi si arricchisce con un’ulteriore sezione dedicata agli inediti. La decisione arriva dalle case editrici Feltrinelli ed ExCogita, in comune accordo con la Fondazione Feltrinelli, la Fondazione Luciano Bianciardi e l’Università Iulm. A due anni dalla nascita del contest, l’iniziativa può essere vita come un modo per celebrare il centenario della nascita dello scrittore grossetano.
Una scelta che si rifà al pensiero di Bianciardi, “sempre alieno da conformismi, giochi di potere e pastoie delle grandi produzioni”, come sottolineano i promotori dell’iniziativa. La partecipazione è estesa ad autori di qualsivoglia nazionalità, esordienti e non, che presentano un’opera narrativa inedita in lingua italiana di massimo 350mila battute. Sono escluse raccolte di racconti o quanto pubblicato già parzialmente.
Sebbene il tema sia libero, si darà particolare attenzione alle opere che affrontano le tematiche “bianciardiane”, soprattutto se collegate al “lavoro culturale”, argomento per cui Eraldo Affinati ha vinto il Premio Bianciardi 2023. A valutare preventivamente le proposte un apposito comitato designato da ExCogita e Feltrinelli, che indicherà quali opere sono meritevoli di essere sottoposte alla giuria finale. Il termine per l’invio delle opere è fissato il 31 luglio 2024.
La giuria finale sarà composta da Gianluca Foglia, direttore editoriale Feltrinelli, Luciana Bianciardi, direttrice editoriale ExCogita, Gabriella D’Ina, ex direttrice editoriale Feltrinelli, Gianni Canova, rettore Iulm, Anita Pietra, responsabile tascabili Feltrinelli, Emilio Mazza, delegato Iulm allo sviluppo dei talenti, Massimiliano Marcucci, presidente Fondazione Luciano Bianciardi e Federica Albani, redattrice ExCogita. Il vincitore vedrà la sua opera pubblicata.