Il Museo di San Pietro all’Orto di Massa Marittima, in provincia di Grosseto, celebra l’eccezionale talento di Stefano di Giovanni, noto come il Sassetta (1392-1450), uno dei più eminenti pittori senesi del primo Quattrocento, attraverso una mostra straordinaria programmata dal 14 marzo al 14 luglio.
L’esposizione presenta un’affascinante collezione di cinquanta opere coeve, tra le quali compaiono lavori inediti come una Madonna con Bambino, recentemente scoperta dallo storico Alessandro Bagnoli sotto uno strato di ridipintura di un’opera proveniente dalla pieve di San Giovanni Battista a Molli di Sovicille (Siena).
Il restauro, attuato da Barbara Schleicher, ha restituito completamente la leggibilità a questo capolavoro del Sassetta, precedentemente nascosto sotto altri colori. La riconoscibilità è stata possibile grazie ai dettagli degli occhi, identificati da Bagnoli.
La cura della mostra, affidata a Bagnoli, parte da un’idea simile a quella di una precedente mostra dedicata ad Ambrogio Lorenzetti, ovvero la presenza a Massa di un’opera dell’artista. A San Pietro, infatti, è esposto un Arcangelo Gabriele del Sassetta, precedentemente parte di una pala d’altare.
Oltre all’Angelo, la mostra include opere provenienti da musei e altri enti, di cui 26 appartenenti al Sassetta e altre di artisti del contesto senese, come il Maestro dell’Osservanza, Sano di Pietro, Giovanni di Paolo, Pietro Giovanni Ambrosi e Domenico di Niccolò dei Cori.
Tuttavia, manca la Vergine Annunciata, protagonista della stessa pala dell’Angelo, che non è stata restituita neanche per la durata della mostra, poiché si trova presso la Yale University Art Gallery a New Haven.
Durante il suo periodo senese, dal 1423 al 1450, il Sassetta ha contribuito a introdurre gli elementi rinascimentali nella ricca tradizione artistica trecentesca senese. A Massa Marittima, tra i suoi capolavori esposti, si possono ammirare la Madonna con Bambino dell’Opera di Siena, la Madonna delle Ciliegie, i Quattro Protettori, i Quattro Dottori della Chiesa, Sant’Antonio bastonato dai diavoli e l’Ultima Cena. Inoltre, sono esposti per la prima volta due profili di artisti “sassetteschi”: Nastagio di Guasparre, noto come Maestro di Sant’Ansano, e il Maestro di Monticiano.
Tra le altre novità, spiccano un maestoso Sant’Ansano, una Flagellazione e una scultura raffigurante San Francesco con le Stigmate.