di Marcello Cecconi
Gli sketch di danza sul palco dell’Ariston, sulle musiche più famose dei suoi film, hanno dimostrato che il quasi settantenne John Travolta può ancora muoversi con grazia. E il gioco ironico di Fiorello che lo costringe a ballare la tarantella (richiamando le origini) e costringerlo a esibirsi nel ballo del quà quà è destinato a rimanere negli archivi del kitsch. Pagandolo molti ma molti dollari lo si può convincere a fare anche questa comparsata.
Candidato all’Oscar nel ’77 per “Saturday night fever” e nel 1994 per “Pulp Fiction” e un Golden Globe nel 1995 per “Get Shorty”, è arrivato in Italia per il Festival di Sanremo 2024. Fiorello che già lo aveva avuto ospite a “Stasera pago io”, lo accoglie fuori del teatro e tenta di insegnargli il ballo del quà quà e la tarantella coinvolgendo anche Amadeus, appena presentato come comunista (per aver cantato “Bella ciao”) al divo americano che resta interdetto.
Una passerella davvero leggera, quasi fatua, per l’attore che ha messo insieme tanti successi e drammatici momenti di vita privata. La perdita del primogenito nel 2009, a solo sedici anni, e quella della moglie sposata negli anni Novanta, l’attrice Kelly Preston, che gli ha dato tre figli, Jett, Ella Bleu e Benjamin nato dopo la morte del primogenito.
Kelly Preston è morta a 57 anni, nel 2020, cedendo al cancro al senso dopo una strenua battaglia. “Ha combattuto una coraggiosa lotta con l’amore e il sostegno di tante persone” aveva spiegato lo stesso Travolta quando ne annunciò la morte il 12 luglio. Per Travolta è stato un colpo durissimo che i due figli rimasti vicino a lui cercano di alleviare.