Importante opera di recupero nel mare di Capri: nella zona della Grotta Azzurra, sull’isola napoletana, sono stati rinvenuti preziosi reperti archeologici, grazie al lavoro della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli, che ha collaborato a stretto contatto con la Direzione Regionale Musei Campania, il Comando Carabinieri Nucleo Subacqueo di Napoli e il Comando Carabinieri Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli.
Solo grazie ad una minuziosa indagine, agli studi approfonditi grazie alle tante documentazioni d’archivio, e alle tante segnalazioni giunte alla Soprintendenza, quest’ultima ha deciso di avviare le procedure di esecuzione dei rilievi sul fondale della Grotta Azzurra, che in antichità era un immenso ninfeo imperiale.
Presenti il Soprintendente Mariano Nuzzo assieme a Luca di Franco, funzionario archeologo responsabile della tutela; oltre a loro anche la dott.ssa Simona Formola e l’assistente tecnico Carlo Leggieri, referenti per l’archeologia subacquea. In rappresentanza della Direzione regionale Musei Campania erano invece presenti il direttore del Museo della Grotta Azzurra dott. Pierfrancesco Talamo e la dott.ssa Luana Toniolo.
Questa collaborazione così compatta ed efficace tra le istituzioni, ha reso possibile quest’opera di recupero, che darà un importante contributo ad un patrimonio ricco e storico, come quello archeologico locale.