Un epistolario inedito che mostra Giovanni Verga come mai letto prima: un’edizione completa in 23 volumi pronti per essere pubblicati da Interlinea.
L’iniziativa è promossa dal Comitato per l’Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Verga, dalla Fondazione Verga coordinata da Gabriella Alfieri, oltre che dal Ministero della Cultura.
Alla serie di volumi sono stati affiancate le nuove stampe (i cosiddetti “reprint”) della primissima serie realizzata da Francesco Branciforti, tra i maestri del pensiero verghiano.
Ecco cosa aspettarsi da quest’opera.
Nei primi due volumi si troveranno le Lettere ai nipoti e i Carteggi con Cameroni, Farina e Martini, curate rispettivamente da Giuseppe Sorbello (le prime), e da Melania Vitale (le seconde).
Proprio nella premessa dei Carteggi, Gabriella Alfieri, Giorgio Forni, Cristina Montagnani e Carla Riccardi scrivono: “Allestire l’epistolario di un grande scrittore dell’Ottocento si presenta come un’impresa fortemente impegnativa. In prima istanza, vi è l’esigenza di ricerca e costituzione di un corpus documentario che, nel caso di Giovanni Verga, si presenta oggi disperso in più archivi e biblioteche e composto da testimonianze eterogenee.”
“Il complesso davvero monumentale fornirà un ritratto a tutto tondo di un grande scrittore che ha realmente posto le basi della letteratura del Novecento.”
I carteggi sono aperti da centinaia di lettere che il poeta indirizzava ai famigliari, specialmente alla madre, ai fratelli e poi ai nipoti; proprio a questi ultimi Verga scriveva tantissime lettere, a Giovannino, Caterina e Marco, figli del fratello Pietro.
Quando si chiude la stagione dei capolavori si apre il tempo del “silenzio letterario”, quando il poeta si rivolge ai nipoti in maniera affettuosa ma con altrettanti rimproveri e doveri nei loro confronti, rimasti orfani di entrambi i genitori.
