Gleichschaltung: quando Hitler vietò i sindacati indipendenti
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Gleichschaltung: quando Hitler vietò i sindacati indipendenti

La Gleichschaltung, o "coordinamento", fu il processo di consolidamento del potere politico e culturale da parte del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori (NSDAP) sotto la guida di Adolf Hitler in Germania negli anni '30.

Gleichschaltung: quando Hitler vietò i sindacati indipendenti
Il gerarca nazista Robert Ley
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2 Maggio 2024 - 01.36


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La Gleichschaltung, o “coordinamento”, fu il processo di consolidamento del potere politico e culturale da parte del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori (NSDAP) sotto la guida di Adolf Hitler in Germania negli anni ’30.

Una delle prime azioni di Hitler dopo essere diventato Cancelliere nel 1933 fu il divieto dei sindacati indipendenti e l’istituzione del Deutsche Arbeitsfront (DAF), un’organizzazione sindacale controllata dallo Stato e diretta da Robert Ley.

Il direttore della Deutsche Arbeitsfront (DAF) durante il periodo nazista in Germania era Robert Ley. Ley fu uno dei membri più stretti di Adolf Hitler e il capo del DAF, l’organizzazione nazista che rappresentava gli interessi dei lavoratori tedeschi. Ley svolse un ruolo chiave nella creazione di politiche e programmi che cercavano di migliorare le condizioni dei lavoratori, ma allo stesso tempo, promuoveva anche l’ideologia nazista e l’obbedienza cieca al regime.

Dopo la sconfitta della Germania nazista nella Seconda Guerra Mondiale, Ley fu arrestato dagli Alleati e in seguito si impiccò in prigione mentre era in attesa del processo a Norimberga.

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Il DAF era fondamentalmente un organo di propaganda nazista, creato per trasformare i sindacati in una forza che servisse gli interessi dello stato nazista. Questo è stato uno dei primi passi della Gleichschaltung, che prevedeva la totale coordinazione di tutte le organizzazioni politiche e sociali tedesche sotto il controllo del Partito Nazista.

L’obiettivo di Hitler era quello di eliminare qualsiasi forma di opposizione politica e di controllare ogni aspetto della vita pubblica, compresi i sindacati e il lavoro. Con la creazione del DAF, il governo nazista ha degradato i sindacati a una mera formalità, che serviva solo a sostenere le politiche del regime. Inoltre, i membri dei sindacati indipendenti sono stati arrestati e imprigionati, e il governo nazista ha confiscato i loro beni.

La politica di Gleichschaltung si è estesa anche alla cultura e all’istruzione. Le organizzazioni culturali indipendenti sono state sciolte e sostituite con organizzazioni naziste. L’Università di Friburgo, ad esempio, ha visto la rimozione di molti docenti che non erano considerati ideologicamente “sicuri”. Inoltre, è stato istituito il Reichskulturkammer, un organismo che controllava l’intera industria culturale tedesca, compresi il cinema, la letteratura e la musica. Solo gli artisti che si conformavano alle ideologie del regime avevano il permesso di esibirsi.

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In altri termini la Gleichschaltung fu un processo di coordinamento che cercò di mettere sotto il controllo del Partito Nazista ogni aspetto della vita pubblica e privata tedesca. Questo processo ha portato all’eliminazione dei sindacati indipendenti, alla creazione di un’organizzazione sindacale controllata dallo Stato, al controllo del governo sulle organizzazioni culturali e all’eliminazione di qualsiasi forma di opposizione politica. La Gleichschaltung rappresenta una delle fasi iniziali della dittatura nazista e un momento fondamentale nella storia della Germania del XX secolo.Regenerate response

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