Malmo di solito non attira molta attenzione, ma questa settimana è al centro dei riflettori grazie all’Eurovision Song Contest, che tiene banco nella terza città più grande della Svezia.
Più di 150 milioni di persone in tutto il mondo seguono la competizione annuale, che gli organizzatori affermano essere apolitica.
Tuttavia, è probabile che l’evento di quest’anno sia tutt’altro che apolitico.
Israele è pronto a partecipare nonostante le proteste e le richieste di boicottaggio, a causa della sua recente guerra a Gaza che ha causato la morte di più di 34.600 palestinesi.
“Falastinvision”, per esempio, è stato promosso come un concorso musicale alternativo “senza genocidio”. Il vincitore sarà annunciato l’11 maggio, lo stesso giorno della finale dell’Eurovision.
Prima dell’Eurovision, oltre 1.000 artisti svedesi hanno chiesto il boicottaggio di Israele, ma le loro richieste sono state respinte.
Oltre agli eventi pro-Palestina attesi a Malmö, ai quali gli attivisti sperano parteciperanno decine di migliaia di persone, ci sono anche una serie di roghi del Corano pianificati, che rendono il comune di Malmö coinvolto in una serie di questioni complesse.