Joost Klein non parteciperà alla finale dell’Eurovision Song Contest: lo ha dichiarato sabato l’Unione europea di radiodiffusione (UER), che aveva sospeso il rappresentante olandese il giorno precedente in seguito a un episodio non legato alla controversa esibizione di Israele.
“La polizia svedese sta indagando su una denuncia presentata da una donna del team di produzione a seguito di una azione avvenuta dopo la sua esibizione nella semifinale di giovedì sera”, ha dichiarato l’UER in un comunicato.
“Mentre il procedimento legale fa il suo corso, non ritreniamo appropriato che lui possa continuare a partecipare alla competizione”, ha dichiarato l’UER, ribadendo la sua “politica di tolleranza zero nei confronti di comportamenti inappropriati”. Anche se non è chiaro l’episodio di può immaginare che ci sia stato quache atteggiamento sessualmente inappropriato.
Giovedì, durante la conferenza stampa successiva alla semifinale del concorso, dicendo di essere apolitico, Joost Klein, 26 anni e capelli ossigenati, aveva attirato l’attenzione esprimendo il suo disaccordo per il fatto di essere stato messo accanto alla rappresentante israeliana Eden Golan. In particolare, si è ostentatamente coperto il volto con la bandiera olandese in diverse occasioni.
Tuttavia, l’UER ha sottolineato che la sua esclusione non ha nulla a che vedere con il suo atteggiamento nei confronti delle altre delegazioni.