Il nuovo disciplinare Green Film: un set cinematografico sempre più sostenibile
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Il nuovo disciplinare Green Film: un set cinematografico sempre più sostenibile

Entra in vigore il nuovo disciplinare per i set cinematografici che mira a incrementarne l'efficacia in termini di chiarezza, accessibilità e sostenibilità.

Il nuovo disciplinare Green Film: un set cinematografico sempre più sostenibile
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1 Settembre 2024 - 17.38 Culture


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Il primo disciplinare Green Film nato sette anni fa e realizzato in collaborazione con il network internazionale di fondi e Film Commission partner è in aggiornamento.

Quello che era nato come strumento pubblico regionale è ad oggi un sistema adottato da molti altri fondi regionali e nazionali a livello europeo. Da qui l’esigenza di aggiornare il disciplinare Green Film, il fiore all’occhiello della Trentino Film Commission, rendendolo sempre più efficace e universale, come è stato sottolineato a Venezia nel panel “Il nuovo Green Film. Un set ancora più sostenibile”.

 La presentazione del nuovo disciplinare, che è frutto di un percorso di aggiornamento mirato a incrementarne l’efficacia in termini di chiarezza, accessibilità e sostenibilità, si è tenuta alla presenza di un pubblico internazionale e preziosi partner tra cui alcune film commission italiane, Greek Film Centre e Icelandic Film Centre. All’evento hanno partecipato come speaker Luca Ferrario (direttore Trentino Film Commission), Linnea Merzagora (Green Film), Serena Alfieri (Vivo Film) e Luciano Vogli (Punto 3).

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Le principali novità riguardano: Completezza (sono stati introdotti 9 nuovi criteri riguardanti trasporti, catering, make-up, calcolo dell’impronta di carbonio, sostenibilità sociale), Migliore adattabilità (un numero maggiore di criteri prevede delle soglie graduali di conformità in modo da premiare tutti gli sforzi), Accessibilità (alcuni criteri sono stati oggetto di una riformulazione finalizzata a una maggiore chiarezza e comprensibilità), Efficacia (il sistema di rating migliora la capacità di indirizzare verso buone pratiche di sostenibilità, premiando con un punteggio più alto le azioni che permettono di ridurre maggiormente l’impatto ambientale, consentendo al contempo una riduzione dei costi economici) e Responsabilità sociale (ottimizzare un approccio sostenibile significa, in senso più ampio, rivolgere l’attenzione anche ad altre forme di sostenibilità oltre a quella ambientale).

Per questo motivo è stata introdotta una nuova sezione, che include tre criteri riguardanti la Sostenibilità Sociale. Tra questi, si evidenzia l’importanza dei valori etici nella produzione e l’attenzione al benessere psicofisico e sociale dei lavoratori e delle lavoratrici.

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Il punteggio totale ottenibile è ora di 65 punti (rispetto ai 50 della versione precedente) e il minimo richiesto per ottenere la certificazione è stato elevato a 25 punti (prima era 20).

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