di Diego Perugini
L’ennesimo Natale avanza a grandi falcate e cominciano a uscire i dischi dedicati al periodo in cui “siamo tutti più buoni”.
In scaletta ce ne sono già diversi e non tutti esattamente dei capolavori. Dal “Gerry Christmas” di Gerry Scotti al “Pacco” di Bello Figo (sic!), dal singolo dei Ricchi e Poveri “Il Natale degli Angeli” a “Canzoni per Natale“ di Irene Grandi. Il migliore del lotto, per ora, resta “Sciusten Festen n.1965” di quel geniaccio di Vinicio Capossela, uscito qualche settimana fa. “Non esattamente un disco natalizio. Un disco per la festa. E per le malinconie di ogni dopo festa” l’ha definito lui.
In effetti, in questo album non ci sono il miele e la retorica di tanti lavori sul tema, ma una versione più agrodolce e pensosa.
Per l’occasione Capossela mette in fila una quindicina di pezzi tra riscritture, rivisitazioni e reinterpretazioni di standard natalizi, più tre inediti. Dentro ci trovate di tutto e di più.
I ricordi di infanzia, l’amore antico per Tom Waits e Louis Prima, il ritmo dello swing, le balere e la polka, reminiscenze di Pogues e sentita autobiografia. E molto altro ancora.
I titoli? “Santa Claus è arrivato in città”, “Bianco Natale”, “Conforto e gioia”, per esempio. Con ospiti speciali come Marc Ribot, Greg Cohen, Mikey Kenney e Vincenzo Vasi. Più un cameo di prestigio nascosto alla fine. Tutto alla maniera di Vinicio.
Divertito e divertente, ma che ti fa anche pensare ai nostri tristi tempi.
In questi giorni nelle radio c’è il nuovo singolo “Campanelle” (“Jingle Bells”), con la partecipazione delle sorelle Marinetti e un gustoso videoclip (attenzione al finale scoppiettante!) girato da Gianfranco Firriolo.
“Campanelle riprende il più famoso jingle delle Feste, che questa natura ce l’ha già iscritta nel titolo: “jingle bells!” – spiega Capossela – Il brano da noi inciso, trasferito all’italiano alla maniera di Lou Monte, rivela insospettati doppi sensi in quel “tintinnio d’amor” tra i bianchi manti delle lenzuola in cui si scivola ondulando con swing”.
E aggiunge: “La slitta a un cavallo solo del titolo originale viene qui trainata da quattro ciucci, e nel caldo dell’alcova, si scoppia dal bisogno di bere. Le campanelle del titolo rimano con bell’ bell’, meridionalismo che ci dice di un movimento che dà gioia. L’arrangiamento è swing con un cameo vocale delle meravigliose sorelle Marinetti. Buon dondolamento verso le feste, nel tintinnare delle campanelle. Happy Xmas. War is over. (Almeno auguriamocelo)”.
E mentre nei cinema viene proiettato il film documentario “Natale Fuori Orario”, Vinicio sta presentando il disco dal vivo in Italia e in Europa nel tour “Conciati per le feste”.
Prossime date mercoledì 4 dicembre al Gran Teatro Geox a Padova e giovedì 5 in Piazza del MART a Rovereto. Quindi dal 13 al 16 allo Chapiteau delle Meraviglie al Carroponte a Sesto San Giovanni, mercoledì 18 all’Atlantico a Roma, giovedì 19 al Teatro Verdi a Salerno, sabato 21 al Teatro Concordia a Venaria Reale (TO) e domenica 22 al Teatro PalaUnical a Mantova.
Mercoledì 25 e giovedì 26 sarà la volta del tradizionale concerto natalizio al Fuori Orario a Taneto di Gattatico (RE).
Il tour proseguirà il 28 a La City a Perugia, domenica 29 a Giulianova (Te) in Piazza Buozzi e martedì 31 al Capodanno di Rimini in Piazza Malatesta.
In programma anche una serie di prestigiosi appuntamenti internazionali: domenica 8 dicembre al Kesselhaus a Berlino, martedì 10 al Bataclan a Parigi, mercoledì 11 alla Tollhaus a Karlsruhe, domenica 9 febbraio 2025 allo Studio Foce a Lugano e martedì 11 febbraio 2025 al Kaufleuten Zürich di Zurigo.