di Alessia de Antoniis
Immagina di camminare tra i vicoli del centro storico di Roma, e all’improvviso di essere avvolto da suoni inaspettati, movimenti danzanti e storie che sembrano sgorgare dai muri di pietra. È questa l’atmosfera che promette la seconda edizione del Rione Roma Performing Tour, dal 4 all’8 dicembre, un’esperienza artistica diffusa e gratuita che trasforma il cuore della Capitale in un teatro a cielo aperto.
Per cinque giorni, il I Municipio ospiterà 15 eventi tra performance sonore, danze estemporanee, installazioni artistiche, passeggiate audio-guidate e video mostre, tutto pensato per far dialogare il pubblico con i luoghi e le storie della città. Non si tratta solo di osservare, ma di partecipare attivamente: chi partecipa è chiamato ad ascoltare, interagire e condividere.
Un viaggio tra suoni, movimenti e storie condivise (programma)
“Rione Roma Performing Tour” non è un semplice festival: è un percorso di scoperta, dove ogni evento diventa un’occasione per guardare Roma con occhi nuovi. È un invito a rallentare e lasciarsi sorprendere dall’inaspettato.
Ad esempio, il 7 dicembre, nel cortile rigoglioso dello studio artistico Progetto Esthia a Trastevere, la performer vocale Elena Rivoltini propone qualcosa di unico: portare una pianta da casa per curarla con il canto. Con la sua Vocal Therapy for Plants, Rivoltini unisce il suono alla terapia, creando un momento di ascolto collettivo in cui esseri umani e vegetali si fondono in un’armonia vibrante.
O ancora, il 6 dicembre, il collettivo milanese Wundertruppe porta il pubblico a passeggiare in cuffia tra gli spazi di Piazza San Simeone con Piazza della Solitudine, un’audio-performance che intreccia frammenti poetici, voci e suoni, per riflettere su come la solitudine possa diventare un’esperienza condivisa e trasformativa.
Non mancano poi gli appuntamenti dedicati al movimento e alla danza: il collettivo Azioni Fuori Posto, con la sua serie di performance itineranti Frammenti | Perspectiva, percorre per quattro giorni le vie del Rione Ponte, trasformando il corpo in movimento in un ponte tra pubblico e privato, dentro e fuori.
Una Roma da ascoltare e vivere
La narrazione sonora è un elemento chiave del festival. Marco Stefanelli, digital storyteller, propone due audio-walk che accompagnano i partecipanti in esplorazioni intime e collettive. Tra queste, Acqua Navona (8 dicembre) si snoda attorno a Piazza Navona, invitando a scoprire storie di secoli passati, voci di un’umanità che si intreccia con i rivoli d’acqua e i segreti nascosti del sottosuolo.
Anche i paesaggi sonori saranno protagonisti l’8 dicembre, con Sharing Shared Landscapes, un’opera corale guidata da Caroline Barneaud e Stefan Kaegi di Rimini Protokoll. L’ambientazione è quella unica di Villa Sciarra, dove i testi e le melodie di Sofia Dias e Vítor Roriz accompagnano i partecipanti in una danza immaginaria tra natura e architettura.
Un progetto che crea comunità temporanee
“Rione Roma Performing Tour”, spiegano i curatori Lara De Angelis e Pierpaolo Fabrizio, è un’esperienza di ascolto collettivo: un incontro tra corpi, voci e spazi che genera narrazioni nuove. È un’occasione per riscoprire la città attraverso l’arte, dando vita a comunità temporanee fatte di curiosità e condivisione.
Dal talk inaugurale del 4 dicembre su arte e rigenerazione urbana, alla Video Mostra che per cinque giorni racconta la creatività sociale italiana, ogni evento è pensato per stimolare nuove connessioni tra cittadini, artisti e territorio.
Info utili
Quando: dal 4 all’8 dicembre 2023
Dove: vari luoghi nel I Municipio di Roma
Ingresso: gratuito, con prenotazione sul sito ufficiale www.rioneroma.it
Rione Roma Performing Tour è un progetto di Bluecheese Project, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura e vincitore dell’Avviso Pubblico “Culture in Movimento 2023-2024”.