La storia di Annunziata Verità, “Nunziatina”, la partigiana faentina sopravvissuta a 18 anni alla fucilazione fascista e figura simbolo del ruolo delle donne nella Resistenza, è una storia potente che non può non colpire chi la incontra. Per questo, credo, il mio romanzo “la ragazza ribelle” (Cartabianca) che a quella storia si ispira, dopo cinque anni dall’uscita continua a girare l’Italia (tre ristampe, presentazioni, incontri nelle scuole, un programma televisivo nazionale, uno spettacolo teatrale). Ma che potesse anche conquistare l’interesse e stimolare la creatività di un gruppo di ragazzi del liceo al punto da portarli a realizzare una graphic novel collettiva, non l’avrei mai potuto immaginare. Invece anche quella pazza idea è diventata realtà, l’ultima e più inaspettata delle sorprese di un fantastico viaggio.
I ragazzi sono quelli della V^ BA del Liceo Artistico Torricelli-Ballardini di Faenza, una delle scuole più antiche d’Italia. Si chiamano Eleonora, Ginevra, Fatou, Manuel, Ilaria, Giorgio, Emma. La loro insegnante, Monica Liverani, due anni fa aveva portato in classe “La ragazza ribelle” come libro di lettura autonoma, proponendo poi a chi l’aveva letto di raccontare quella storia a fumetti. Un discreto gruppo ha risposto con entusiasmo. Così la prof mi ha contattato chiedendomi la disponibilità a collaborare al progetto. Cosa che ho fatto con grande piacere accompagnando gli studenti a conoscere Nunziatina, nei luoghi dove tutto accadde e collaborando alla sceneggiatura. I ragazzi hanno ascoltato, osservato, approfondito, poi hanno cominciato a raccontare a modo loro l’epopea di Nunziatina, in modo dettagliato, curato nei particolari, con i disegni, i colori, i dialoghi, le tavole.
All’inizio la vedevo solo come una pregevole e insolita iniziativa – ragazzi di 18-19 anni che lavorano a scuola su una storia di Resistenza, ma quando mai? – tutt’al più come una originale esercitazione didattica. Ma più gli studenti entravano in quella storia e liberavano la loro creatività, più quel lavoro prendeva la forma e la forza di un vero e proprio progetto editoriale. Però l’anno scolastico volgeva al termine, li aspettava l’impegnativa prova della maturità e dopo per ciascuno di loro una nuova strada da intraprendere: chi al lavoro, chi lo stage o il corso di specializzazione, chi l’università. Pensavo finisse lì e sarebbe stata già tanta roba. Invece no. Dopo la maturità i ragazzi sempre stimolati dalla prof hanno continuato a incontrarsi nel tempo libero, a produrre nuove idee, aggiungere particolari, sceneggiare, realizzare tavole, fino a produrre un romanzo a fumetti di oltre centocinquanta pagine: una graphic novel in piena regola, a mio parere bellissima. A quel punto non poteva rimanere un lavoro scolastico, meritava di diventare un’opera artistica e di essere pubblicata.
Ne ho parlato con il presidente del Consiglio comunale di Faenza, Niccolò Bosi, la prof Liverani ha cominciato a invitarlo ai nostri incontri sugli stati di avanzamento del fumetto, lui ha visto l’impegno dei ragazzi, constatato la qualità del loro lavoro, se n’è innamorato, l’ha fatto proprio, l’ha proposto all’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna che con i fondi del progetto “ConCittadini” ha provveduto alla prima stampa della graphic novel “Verità, la partigiana che visse due volte”. La preview ci sarà sabato 21 a Faenza, (Auditorium del Palazzo degli Studi, via Santa Maria dell’Angelo 1, ore 10) in un incontro con le classi del Liceo Artistico aperto alla cittadinanza. Alla presentazione parteciperà anche “Nunziatina”, oggi 98enne in buona salute, che per la controcopertina del volume ha scritto: “Guarda che girano ancora per l’Italia. I fascisti ci sono ancora. E se dovessero tornare…spero di morire prima. Non voglio più avere niente a che fare con quella gente lì”. Sono certo che sarà un incontro emozionante.
Nei prossimi mesi, poi, il fumetto dovrebbe trovare un editore vero, avere un suo prezzo di copertina e il codice Isbn per poter arrivare nelle biblioteche e nelle librerie, facendo continuare così l’avventuroso viaggio della ragazza ribelle in questa inedita forma artistica. Un’opera pregevole, di qualità, che speso possa raggiungere soprattutto i giovani lettori, con l’auspicio che possano divorarsi d’un fiato questo romanzo realizzato da loro coetanei come noi boomer divoravamo i Tex Willer, i Diabolik, i Dylan Dog. E che possa emozionarli come ha emozionato me seguire il lavoro di quei meravigliosi ragazzi, vederli appassionarsi alla storia vera di Annunziata Verità, curiosi di riscoprire fatti di ottant’anni fa, la nostra Resistenza, dov’è nata la Costituzione più bella del mondo. Una cosa assai rara nelle nostre scuole superiori, in questa Italia dalla memoria corta dove molti tendono a dimenticare la storia e la destra al potere prova anche a riscriverla.