Sulcis, storia degli invisibili della Rockwool
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Sulcis, storia degli invisibili della Rockwool

La sera del 9 Gennaio, 13 di loro hanno occupato la Galleria Villamarina di Monteponi.Ecco la storia di questa vertenza dimenticata. [Eleonora Di Marino]

Sulcis,  storia degli invisibili della Rockwool
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13 Gennaio 2014 - 19.20


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di Eleonora Di Marino

«La nostra è una decisione autonoma, presa non per volere del sindacato, non per volere della politica, siamo qui perché ci siamo stancati di essere invisibili» sottolinea più volte Mario, 43 anni, Invisibile della questione Rockwool. Si fanno chiamare così, fanno parte dei 21 lavoratori interinali che, attraverso la Manpower di Cagliari, furono assunti dalla Rockwool Italia per 10 anni consecutivi, ma che, alla delocalizzazione della fabbrica nel 2009, furono licenziati e non inseriti nelle lotte sindacali dei loro colleghi lavoratori diretti. La sera del 9 Gennaio, 13 di loro hanno occupato la Galleria Villamarina di Monteponi.

La storia degli Invisibili è la storia di tanti, nel Sulcis e non: la mancanza di tutele in merito al lavoro interinale ha partorito una moltitudine taciuta di persone che, dopo anni di lavoro in balia di una condizione spesso autodefinita da “lavoratori di serie B”, subiscono un facile licenziamento ritrovando il proprio svantaggio anche nella lotta e nella protesta, in vertenze che li vedono marginali o, peggio, completamente estromessi, come nel caso della vertenza Rockwool.

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Eppure, per gli Invisibili della questione Rockwool non sarebbe dovuta andare così: all’indirizzo [url”Cislcagliari”]http://www.cislcagliari.it/uploaded_files/news/1220/file.pdf [/url] è ancora online il documento dell’accordo istituzionale del 6 ottobre 2009, nel quale (art. 2 e 3) veniva sancito l’impegno preso da Regione e altri firmatari per la riqualificazione professionale ed il reinserimento dei lavoratori sia in prospettiva dell’attuazione dei singoli piani industriali, sia per le altre iniziative di investimento previste nei diversi territori (come bonifiche ambientali e Piano Sulcis). Documento in cui gli Invisibili risultano appartenere, per intenderci, alla stessa linea di intervento che ha visto i lavoratori diretti della Rockwool frequentare il corso di formazione e la conseguente assunzione nella società per le bonifiche Ati Ifras.

La negazione del diritto, seppur nero su bianco, è arrivata in maniera particolare da rappresentanze sindacali che hanno inevitabilmente lasciato senza difese questi figliastri di un sistema al collasso, ed allo stesso modo dalla classe politica che ne ha rifiutato in malo modo gli appelli. «Non possiamo creare un precedente», si giustificavano. O ancora: «gli interinali sono esclusi dall’accordo perché il loro reinserimento, non essendo mai stati dipendenti, è precluso dalla normativa che disciplina il lavoro interinale», quasi a far intendere un fantomatico divieto alla loro riassunzione.

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La necessità di compiere un gesto altamente simbolico che potesse dar luce una volta per tutte alla loro condizione, seppur meditata da tempo, arriva alla scadenza della mobilità, avvenuta lo scorso 31 dicembre: l’anno nuovo, per gli Invisibili Rockwool, è cominciato nell’ancor più profonda incertezza sul proprio futuro e nella consapevolezza che, al contrario di ciò che dovrebbe essere, se non arrivi a compiere un gesto estremo non ti viene concesso alcun diritto.

La storia degli Invisibili della questione Rockwool è una storia emblematica, un’apertura verso un mondo di invisibili di molteplici questioni, magari anche di nessuna, di chi vive di lavoretti alla giornata, in nero e troppo oltre il limite dello sfruttamento, di chi non ha nemmeno quello, quegli “invisibili” non inseriti in nessuna vertenza, non beneficiari di nessuna cassaintegrazione, non sotto tutela sindacale, non al centro di accordi, mai protagonisti di passaggi mediatici, se non come un anonimo punto nelle percentuali della crisi: è questa la vertenza a cui gli Invisibili aprono il varco, questa è la vertenza dei più deboli tra i deboli.

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La lotta degli Invisibili della questione Rockwool è anche online:

[url”Gli invisibili”]gliinvisibilidellaquestionerockwool.blogspot.it[/url]

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