Il debito pubblico italiano sale al 135,1% nel primo trimestre, per raggiungere quota 2,184 miliardi di euro. Si tratta del secondo maggiore aumento (+3 punti percentuali) dopo il Belgio tra i paesi Ue rispetto agli ultimi tre mesi del 2014. Lo comunica Eurostat. Il debito più pesante resta quello della Grecia (168,8% del Pil).
I numeri parlano chiaro: è inutile sbandierare i dati Istat che provano un miglioramento minimo dell’occupazione. E’ inutile festeggiare per qualche zero virgola di aumento del Pil, se poi il debito continua a crescere, e continuano a salire gli interessi che dobbiamo versare ai creditori. Non sarebbe il caso di iniziare ad ascoltare a livello nazionale ma soprattutto europeo le ricette di economisti come Giuseppe Maria Pignataro, che ribadiscono costantemente, ormai da anni, senza essere ascoltati dalla politica, che non c’è crescita senza un’intervento sul debito?
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