Avvio di seduta positivo per Fca in Piazza Affari dopo il lunedì nero in cui ha bruciato 1,5 miliardi. Il titolo segna un rialzo dell’1,18% a 16,36 euro. Sprint di Ferrari (+2%a 116,4 euro), ieri la più colpita della galassia Fca. In rialzo anche Exor (+1,57% a 55,64 euro) e Cnh (+1,5% a 8,8 euro).
Il lunedì nero
La borsa di Milano ha bruciato ieri, in un solo giorno, 1,5 miliardi sui quattro titoli della galassia Fca, passando da circa 73,62 miliardi di venerdì sera a circa 72,09 miliardi di capitalizzazione dei quattro titoli alla chiusura di lunedì.
La capitalizzazione di Fca è passata da 25,557 miliardi a 25,09 miliardi, lasciando sul terreno poco meno di mezzo miliardo. Ferrari è passato da 22,53 miliardi a 22,04 miliardi. Limatura per Cnh industrial passata da 11,893 a 11,76 miliardi. Exor invece è scesa da 13,64 a 13,20 miliardi. Ferrari ha chiuso la seduta in calo anche a Wall Street, perdendo il 2,53% a 136,46 dollari per azione.
Lo scenario degli analisti
Il cambiamento “improvviso e drammatico” al vertice di Fca con la malattia di Sergio Marchionne e la nomina repentina di Mike Manley come amministratore delegato dell’ex-Lingotto è considerata una “cattiva sorpresa” dagli analisti finanziari. E’ quanto si legge in alcuni report che circolano nelle sale operative, in cui viene sottolineato che “sia Fca che Ferrari saranno sotto pressione nel breve termine” in quanto gli investitori “non amano le cattive sorprese e l’incertezza”. “Alcune speculazioni su operazioni di acquisizioni potrebbero ricominciare adesso, che la leadership del Gruppo si è indebolita”.
Pesano anche le dimissioni dal gruppo di Alfredo Altavilla, responsabile dell’area Emea per Fca e braccio destro di Marchionne. Oggi nuova riunione del Gec, organismo decisionale del gruppo Fca, presieduta dal neo ad Manley. A tutti John Elkann ha chiesto chiede di “dare il massimo per il titolo”. Mercoledì ci sarà invece la presentazione dei conti trimestrali.
Intanto sempre oggi, in una giornata difficile per il settore automobilistico in Asia a causa dei dazi Usa, Hyundai ha guadagnato il 2% a Seul. Il Gruppo coreano aveva smentito a fine giugno un ritorno di fiamma su un interesse per Fca.
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