L'Ocse: "Reddito di cittadinanza e quota 100 aumentano debito e diseguaglianza"
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L'Ocse: "Reddito di cittadinanza e quota 100 aumentano debito e diseguaglianza"

Il "Rapporto economico" scritto dall'Organizzazione punta l'indice sulle 'marchette elettorali' M5s-Lega che stanno portando il paese verso il disastro economico

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1 Aprile 2019 - 15.13


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Chi altro manca? Perché tutti ma proprio tutti stanno avvertendo da tempo il governo gialloverde sui rischi che fanno correre all’Italia e alle tasche degli italiani con le loro scellerate scelte economiche che stanno aumentando i debiti e frenando la crescita.
Adesso anche l’Ocse avvisa l’Italia sui possibili pericoli del reddito di cittadinanza. “Rischia di incoraggiare l’occupazione in ‘nero’ e di creare trappole di povertà”, si legge nel “Rapporto economico” sul nostro Paese. L’organizzazione internazionale mette in guardia anche su quota 100: “L’abbassamento dell’età pensionabile rallenterà la crescita e, se non applicata in modo equo, aumenterà diseguaglianza intergenerazionale e debito pubblico”, spiega.
Sul reddito l’Ocse dà alcuni suggerimenti al governo che dovrebbe “attuare un programma pluriennale per rinnovare i centri per l’impiego basato sull’applicazione di standard di servizio essenziali e investimenti più cospicui in sistemi informatici, strumenti di profilazione e risorse umane”.  Poi invita l’Italia a “garantire la capacità di amministrare il reddito di cittadinanza sfruttando e rafforzando, ove necessario, i servizi di assistenza sociale dei comuni e creando una stretta collaborazione tra questi ultimi e centri per l’impiego”.
Nel “Rapporto economico” osserva ancora come per la crescita sia necessario incentivare la riduzione del “cuneo fiscale per i lavoratori a basso reddito” e spingere “la partecipazione del secondo coniuge alla vita attiva attraverso la diminuzione dei contributi sociali a carico del datore di lavoro e mediante riforme fiscali e previdenziali, mantenendo però la progressività del sistema d’imposizione”.
Negli ultimi anni l’Italia ha registrato una “ripresa modesta” che ora “si sta indebolendo” tanto che nel 2019 “il Pil dovrebbe registrare una contrazione dello 0,2% e un aumento dello 0,5% nel 2020. La politica di bilancio espansiva e una debole crescita faranno lievitare il disavanzo delle finanze pubbliche, che passerà dal 2,1% del Pil nel 2018 al 2,5% nel 2019” mentre il debito salirà al 134%.

L’avviso del segretario dell’Ocse
“L’Italia “continua ad affrontare significativi problemi in campo economico e sociale” e “per risolverli è necessario adottare una serie di riforme pluriennali per favorire una crescita più solida e inclusiva e ripristinare la fiducia nella capacità di riforma”. Lo ha detto il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria, alla presentazione del “Rapporto economico”

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