La Sardegna non è mai stata così tanto Isola: partono 1.450 lettere di licenziamento da Air Italy
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La Sardegna non è mai stata così tanto Isola: partono 1.450 lettere di licenziamento da Air Italy

I liquidatori della compagnia: "Valuteremo eventuali cessioni di rami d'azienda per provare a mantenere i posti di lavoro".

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14 Febbraio 2020 - 15.28


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Licenziamento collettivo per tutti i 1.450 dipendenti Air Italy: lo hanno annunciato questa mattina i commissari liquidatori della compagnia ai dirigerenti riuniti in conference call a Olbia e Malpensa. Nelle prossime settimane si liquida tutto e già dai prossimi giorni partiranno le lettere di licenziamento.

“Ancora non è arrivata alcuna lettera di licenziamento. Ma arriverà non appena i liquidatori definiranno il percorso con i dirigenti aziendali. Non c’è alcuna intenzione della proprietà di fare alcunché: occorre evitare che partano le prime lettere”, dice all’ansa il segretario della Filt Cgil regionale Arnaldo Boeddu, “Stiamo lavorando con il ministero dei Trasporti e dello Sviluppo economico per provare a cambiare la procedura ed evitare la liquidazione. Aspettiamo la convocazione dei due ministeri con cui andremo a parlare. Nel frattempo – incalza Boeddu – non bisogna arrendersi e fermarsi: vanno continuati presidi e assemblee, fino a quando non avremo risposte in questo senso”.

Il leader della Filt ribadisce che “l’intera categoria e la stessa confederazione a tutti i livelli stanno chiedendo il blocco della procedura di liquidazione in bonis e la contestuale operatività della compagnia. Gli aerei e il personale di Air Italy, tutti devono tornare a poter svolgere il proprio lavoro e lasciare il tempo necessario alle parti in causa, dal governo nazionale alle istituzioni regionali alle organizzazioni sindacali, di evitare un vero e proprio dramma sotto l’aspetto occupazionale, sociale ed economico per tutto il Paese”.

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I sindacati unitariamente chiedono l’intervento del Governo, a partire dal premier Conte. “Lo stop delle attività di Air Italy e di Ernest Airlines è inaccettabile, è purtroppo solo l’inizio del tracollo. Nonostante la situazione gravissima, ancora non ci è giunta una convocazione urgente dai Ministri De Micheli, Patuanelli e Catalfo!” dichiarano unitariamente Filt Cgil, Uiltrasporti, Ugl TA, che proseguono: “Sono mesi che inascoltati stiamo lanciando l’allarme sullo stato di abbandono in cui riversa il trasporto aereo”. I sindacati di categoria chiedono che “anche il Presidente del Consiglio Conte si attivi, visto il silenzio dei suoi ministri”. 

Il premier, durante la conferenza stampa di presentazione del Piano per il Sud, ha risposto ad una domanda su Air Italy e Alitalia: “Oggi ci ritroviamo in una situazione molto complessa”, ha detto Conte. ”È una delle maggiori sfide anche a livello politico. Ci stiamo battendo perché questo importante asset non vada disperso”. Per il presidente, inoltre, è fondamentale un “presidio di una compagnia di bandiera”.

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