Autorizzare i voucher in agricoltura per l'emergenza? Secco no dei sindacati
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Autorizzare i voucher in agricoltura per l'emergenza? Secco no dei sindacati

Il centro-destra vuole proporre norme che hanno favorito la precarietà, Cgil, Cisl e Uil hanno scritto a Conte, Bellanova e Catalfo per impedire la liberalizzazione.

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3 Aprile 2020 - 16.51


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Emergenza? O qualcuno vuole usare il pretesto dell’emergenza per far rientrare dalla finestra quello che era stato cacciato dalla porta?
La bocciatura dell’emendamento al decreto Cura Italia sull’estensione e semplificazione dei voucher in agricoltura non ha indotto le opposizioni parlamentari e le aziende del settore, in prevalenza quelle del Veneto, ad alzare bandiera bianca. Anzi, il centrodestra è tornato alla carica a sostegno della richiesta del mondo agricolo per il ripristino di voucher semplificati allo scopo di reclutare nelle campagne pensionati, disoccupati, studenti e cassintegrati e far fronte così alla mancanza di manodopera soprattutto dell’Est europeo rientrata in patria a causa dell’emergenza coronavirus.
Le imprese agricole ritengono che allo stato non sia possibile garantire il lavoro nei campi, mettendo in pericolo la raccolta dei prodotti stagionali con il risultato di lasciare sguarniti i banchi dei supermercati.

I sindacati sono però di altro avviso. I leader di Cgil, Cisl e Uil hanno infatti preso carta e penna scrivendo al premier Giuseppe Conte e ai ministri delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, e del Lavoro, Nunzia Catalfo, per impedirne la liberalizzazione.

Leggi anche:  Landini (Cgil) contro Meloni: "Legge di bilancio ingiusta perché non colpisce l'evasione"

“In questi giorni – si legge nella lettera firmata da Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo – le organizzazioni datoriali agricole stanno avanzando con forza la richiesta di estendere e liberalizzare l’uso dei voucher in agricoltura, approfittando del clima di emergenza in cui versa il nostro Paese, sostenuti da diverse forze politiche in Parlamento, non solo di opposizione”.

Secondo i sindacati, l’argomentazione portata a sostegno di questa richiesta “sta nell’auspicio di poter, in questo modo, attirare lavoratori anche italiani nelle imminenti campagne di raccolta affinché possano sostituire la contingente mancanza di lavoratori dell’Est Europa”.
Le misure di contenimento della pandemia starebbero, lamenta la filiera agricola, stanno provocando la rinuncia di decine di migliaia di lavoratori stranieri che in Italia trovano regolarmente occupazione stagionale in agricoltura, fornendo il 27% del totale delle giornate di lavoro necessarie al comparto.

“C’è un settore, quello primario, che seppur tra mille difficoltá continua a lavorare. Speculazione sui prezzi, mancanza di manodopera, sono 200mila gli operai che mancano ed è per questo motivo che Fratelli d’Italia continua a chiedere la reintroduzione dei voucher, sostenuta da tutto il settore”, dice la leader del partito Giorgia Meloni. E’ sulla stessa lunghezza d’onda il presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini: “La maggioranza ha bocciato i nostri emendamenti, col rischio così di causare la mancanza di generi alimentari nei supermercati. Urge un ravvedimento operoso che auspichiamo arrivi già nel confronto tra Governo e opposizioni”.
Cgil, Cisl e Uil hanno però chiesto a Conte di “intervenire al fine di evitare che il Governo, nel momento della conversione in legge del decreto Cura Italia o nella predisposizione del prossimo, modifichi in peggio la normativa. Scelte diverse ci porterebbero a dover assumere una posizione di forte contrapposizione con l’esecutivo”.

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